Che cos’è la topografia corneale?
La topografia corneale è un esame che consente lo studio della forma e di alcune caratteristiche ottiche della cornea. Per effettuare la visita, il paziente non deve utilizzare lenti a contatto per almeno due o tre giorni. L’esame non è invasivo: avviene infatti senza colliri e senza contatto con il paziente.
A che cosa serve la topografia corneale?
Lo scopo della topografia corneale è di misurare la curvatura della superficie della cornea, costruendo una mappa colorata in cui ogni colore corrisponde a una curvatura più o meno accentuata. I colori freddi corrispondono ai punti più piatti, mentre quelli più caldi a curvature maggiori.
Come avviene la topografia corneale?
Il paziente, da seduto, deve fissare per pochi secondi una sorgente luminosa, avendo la fronte e il mento appoggiati ad appositi sostegni. Lo strumento utilizzato dallo specialista è il topografo corneale, che acquisisce immagini della cornea proiettando sulla sua superficie degli anelli concentrici. Queste immagini vengono elaborate da un computer che calcola la curvatura e costruisce la mappa della superficie della cornea.
A chi si rivolge?
La topografia corneale si rivolge in particolare alle persone affette da cheratocono e per i pazienti che devono essere sottoposti a chirurgia refrattiva o che hanno già affrontato un intervento con il laser. In generale, è un esame di screening che può essere utile a tutti, a prescindere dalle patologie dell’occhio.