Che cos’è la mucosectomia?
La mucosectomia endoscopica, o EMR, è una tecnica introdotta agli inizi degli anni ’80 in Giappone, come alternativa all’intervento chirurgico, per rimuovere lesioni precancerose del tratto gastrointestinale, o in stadio iniziale a livello della mucosa (lo
strato più superficiale).
Come viene eseguita la mucosectomia?
La tecnica più utilizzata è la “lift and cut technique” (sollevamento e asportazione): la lesione viene sollevata e asportata dopo esser stata infiltrata con un ago da
iniezione e un’apposita soluzione (composta da fisiologica, adrenalina diluita
1:10000 e indago di carminio). Dopo l’asportazione, prima di procedere all’esame
istologico, vengono trattati eventuali sanguinamenti e verificato che la lesione sia stata asportata completamente.
Come ci si prepara all’esame?
È consigliato sospendere un’eventuale terapia orale di anticoagulanti, ma sarà lo specialista a comunicarlo al paziente.
È un esame pericoloso?
Esistono due possibili effetti collaterali, nonostante si tratti di un esame sicuro:
1. Emorragia: si verifica nel 10% dei casi e sarà prontamente bloccata dallo specialista al termine della procedura. Il rischio persiste anche nei giorni seguenti ma andrà progressivamente a diminuire.
2. Perforazione: si verifica nello 0,5-2% dei casi e può essere gestita con un’endoscopia o, eventualmente, un’operazione chirurgica.
Come comportarsi dopo l’esame?
Al fine di accertare l’assenza di recidive, il paziente dovrà eseguire regolarmente dei controlli che saranno scanditi in base alle specifiche del caso. In presenza di recidiva, si eseguirà una nuova mucosectomia endoscopica.