Che cos’è l’ecografia prostatica trans-rettale?
Inserendo nel retto una sonda che emette ultrasuoni, l’ecografia prostatica trans-rettale permette di analizzare le dimensioni e la morfologia della prostata. Tramite quest’esame è possibile ottenere immagini statiche o video della ghiandola.
A che cosa serve l’ecografia prostatica trans-rettale?
L’ecografia prostatica trans-rettale è utile al fine di controllare l’effetto dell’assunzione di farmaci oppure per guidare i medici durante il trattamento, chiamato brachiterapia (che prevede l’inserimento nella prostata di fonti di radiazioni usate a scopo terapeutico). In presenza di sintomi sospetti, come la difficoltà nella minzione, l’infertilità, i valori di PSA elevati o anomalie morfologiche rilevate durante un’esposizione rettale, viene controllato lo stato di salute della prostata tramite l’ecografia prostatica transrettale.
Quest’esame, dato che non sempre consente di elaborare una diagnosi precisa, può essere abbinato ad altre metodiche, quali la biopsia (a verifica della natura di lesioni o formazioni anomale che potrebbero rivelarsi masse tumorali).
Sono previste norme di preparazione?
Il giorno dell’esame è consigliata una colazione leggera, e non è necessario presentarsi all’esame a digiuno. Si consiglia di bere almeno un litro di acqua non gasata nell’ora precedente l’esame, in quanto è opportuno presentarsi con la vescica piena. È importante inoltre che l’ampolla rettale sia completamente vuota, quindi si consiglia di effettuare un clistere 3 o 4 ore prima dell’esame, oppure far uso di una supposta di glicerina la sera prima e di una seconda in mattinata.
Nel caso in cui il paziente faccia uso di anticoaugulanti, fluidificanti del sangue o antinfiammatori non steroidei è possibile che li debba sospendere già una settimana prima dell’esame. Per ridurre il rischio di infezioni potrebbe essere opportuno che il paziente inizi ad assumere un antibiotico dalla sera precedente l’esame e nei giorni successivi.
Chi può effettuare l’ecografia prostatica trans-rettale?
Si deve procedere con cautela in presenza di condizioni che aumentino il rischio di emorragie. L’ecografia prostatica trans-rettale è controindicata nel caso di emorroidi sanguinanti, ragadi o stenosi anali e non può essere effettuata in caso di asportazione della pelvi o del retto.
L’ecografia prostatica trans-rettale è dolorosa o pericolosa?
Non è un esame definito pericoloso, il rischio principale è quello di infezioni, ma può essere contrastato con successo grazie all’assunzione di antibiotici. Altri possibili rischi potrebbero essere sangue nelle urine o nello sperma e, più raramente, la difficoltà nella minzione. L’ecografia prostatica transrettale non è un esame doloroso: è al più possibile che il paziente avverta una sensazione di fastidio durante l’esame e di indolenzimento nei giorni seguenti.
Come funziona l’ecografia prostatica trans-rettale?
Durante l’esame il paziente si trova sdraiato su un fianco con le gambe raccolte verso il petto. Il medico inizia con con un’esplorazione rettale preliminare in modo da controllare che l’esame possa essere eseguito, dopodiché viene inserita una sonda, opportunamente lubrificata, e si inizia con l’ottenimento delle immagini, che vengono visualizzate sul monitor. Nel caso venga effettuata anche una biopsia potrebbe essere somministrato un anestetico locale ed è necessario che il paziente rimanga in osservazione fino a quando non avrà svuotato la vescica. Dopo l’esame il paziente potrà ritornare subito a casa. L’ecografia prostatica trans-rettale dura mediamente 10-15 minuti.