Consulenza sessuologica


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Cos’è la consulenza sessuologica? 

Si tratta di un colloquio clinico orientato ad inquadrare il bisogno della persona o della coppia che avverte un problema legato alla sessualità.

A cosa serve la consulenza sessuologica?

La consulenza sessuologica consente di inquadrare correttamente la problematica e – grazie alla presenza di un team multidisciplinare – di stabilire il percorso personalizzato più adatto alle esigenze. 

Psicologo, andrologo o ginecologo: a chi rivolgersi? 

Le cause di un disturbo legato alla sfera sessuale non sono spesso facili da stabilire: possono essere emotive, di natura psicologica o relazionali, così come organiche e biologiche, oppure ancora un insieme di queste ultime. 

Potersi rivolgere ad un centro dove siano presenti tutte le diverse competenze è fondamentale, in modo che la collaborazione tra professionisti possa iniziare sin dalla fase di valutazione dei problemi. 

In questo modo, lui sarà visitato dall’andrologo, lei dalla ginecologa ed entrambi – singolarmente e/o in coppia – potranno incontrare il sessuologo psicoterapeuta. 

La consulenza sessuologica con uno psicologo consiste in una seduta di 45 minuti con uno psicologo sessuologo, specializzato anche in psicoterapia individuale e di coppia. 

La valutazione clinica non si limita ai sintomi sessuali, ma indaga anche problemi individuali e relazionali, bisogni e risorse presenti nel singolo individuo, nella coppia e delle altre relazioni sociali.  

Utile per chiarire dubbi e perplessità, ricevere informazioni e/o una diagnosi del problema e dei bisogni relativi alla vita intima di una persona e/o di una coppia. Un percorso di consulenza sessuologica non ha durata prestabilita: per poterla definire, è necessario che il professionista possa comprendere e valutare la complessità e la natura di problemi e bisogni.

L’andrologo può essere definito come lo specialista che si occupa della salute maschile, proprio come per la salute femminile il medico di riferimento è il ginecologo. Può essere uno specialista endocrinologo o urologo, con formazione post-specialistica in andrologia

La sua attività clinica consiste nella prevenzione delle patologie andrologiche (valutando lo sviluppo sessuale durante l’epoca puberale), nella diagnosi e nella terapia delle cause di infertilità maschile nell’adulto, nella cura dei disturbi sessuali (presenti sin dall’età giovanile, ma di gran lunga più frequenti dopo i 50 anni).

Durante la visita lo specialista andrologo:

·   raccoglie la storia del paziente per indagare eventuali fattori di rischio per disturbi andrologici quali i bassi livelli di testosterone, le disfunzioni sessuali, l’infertilità ed eventuali malattie che coinvolgono l’intero organismo e che possono compromettere la salute andrologica ed il benessere generale del paziente

·   esegue un attento esame obiettivo del paziente ricercando patologie o malformazioni dell’apparato uro-genitale

·   prescrive eventuali esami diagnostici di approfondimento (esami ematici, di laboratorio, strumentali)

·   fornisce consigli «pratici» di prevenzione andrologica

·   prescrive, quando necessaria, terapia specifica 

La consulenza sessuologica con uno specialista ginecologo consente di individuare prontamente eventuali problemi di natura fisica alla base delle problematiche sessuali evidenziate dal singolo o dalla coppia. 

Tra le cause più spesso riferite dalle donne troviamo il dolore durante i rapporti, che può essere dovuto a diverse cause. 

  • A volte è dato dalla presenza di una sindrome genitourinaria della menopausa: secchezza e dolore durante il rapporto sono i sintomi che si associano più di frequente. Grazie alla visita ginecologica vengono valutati il grado di idratazione e le caratteristiche delle mucose – in modo da comprendere se sia proprio la sindrome genitourinaria il problema principale alla base del disturbo. 
  • Anche problemi come endometriosi o fibromi possono causare dolore profondo durante i rapporti: la visita ginecologica e l’esame ecografico sono in grado di confermare la natura del problema.
  • Se invece il problema è la vulvodinia – ossia una ipersensibilità dell’ingresso vaginale, che spesso si accompagna ad una contrattura reattiva della muscolatura – durante la consulenza sessuologica è possibile stabilire la localizzazione del problema e – in particolare – eseguire un particolare test (swab test) che permette di confermare la diagnosi.