Esistono relazioni tra disturbi come l’insonnia, il mal di testa o le vertigini e le reti wireless, senza fili, meglio conosciute come wi-fi?
Ne abbiamo parlato con il dottor Vincenzo Tullo, Consultant della Sezione Autonoma Neurologia d’Urgenza e Stroke unit presso Istituto Clinico Humanitas.
Che cosa dice la scienza sui disturbi da onde elettromagnetiche?
Gli studi scientifici hanno mostrato che le onde elettromagnetiche provenienti da dispositivi senza fili possono eccitare il cervello, e in particolar modo la corteccia cerebrale.
Tuttavia, non abbiamo a disposizione dati certi sul fatto che una simile esposizione possa aumentare il rischio o causare determinate patologie come i tumori cerebrali.
Un recente studio australiano ha invece dimostrato come le radiofrequenze non ionizzanti possano causare direttamente alcuni disturbi come:
- insonnia;
- mal di testa;
- vertigini;
- acufeni;
- disestesie.
Il cellulare fa male ai bambini?
Una delle forme di cefalea più invalidante, l’emicrania, è causata da una disfunzione primaria del sistema nervoso centrale e si è visto come essa peggiori in seguito a un’esposizione cronica a onde elettromagnetiche, spesso cronicizzandosi.
Occorrono tuttavia ulteriori e nuovi studi scientifici per avvalorare una tale ipotesi.
Allo stato attuale, comunque, a tutte quelle persone che soffrono di una qualche forma di cefalea è bene suggerire di usare telefoni fissi con il filo, cellulari con il vivavoce e spegnimento del wi-fi durante la notte.
È inoltre molto importante cercare di limitare l’uso del cellulare ai bambini cefalalgici, fino ai 14-15, perché sono più sensibili alle onde elettromagnetiche rispetto agli adulti.
Anche questi bambini, infatti, corrono il rischio di sviluppare una forma cronica di cefalea scarsamente responsiva ai farmaci.
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