Vertigini: quando il problema è cervicale?

Molto spesso chi ha problemi di cervicale soffre anche di vertigini che possono presentarsi con perdita di equilibrio ma anche con improvvisi capogiri o la sensazione di “camminare sulle uova”. Sintomi che in questo caso, sono causati da una determinata postura cervicale o specifici movimenti del collo, e possono essere accompagnati da dolore alla testa o alla cervicale. I sintomi possono durare da alcuni minuti a qualche ora.

Ce ne parla il dottor Tiago Toscanelli, Fisioterapista e Osteopata presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano e specialista del centro Fisio Medical Care.

Cosa causa la vertigine cervicale?

Come dicevamo, la vertigine cervicale può essere causata da una cattiva postura ma anche da trauma al collo, per esempio a causa di un incidente automobilistico, o da un colpo di frusta. Tuttavia, anche l’artrosi, o un intervento chirurgico eseguito nella zona del collo possono rappresentare un ulteriore fattore di rischio, così come alcune condizioni legate a un’anomalia del flusso sanguigno.

I sintomi della vertigine cervicale

I sintomi legati a questa condizione possono comprendere:

Come riconoscere la vertigine cervicale?

La vertigine è un sintomo delicato e insidioso, che può potenzialmente nascondere problematiche di competenza medica e non; a oggi non esiste uno strumento valido per impostare con certezza una diagnosi in maniera autonoma, senza il consulto di un esperto, tuttavia ci sono dei segnali che possono indirizzare verso una problematica vertiginosa di origine cervicale:

  • sintomo di natura lieve e senza perdita oggettiva di equilibrio o turbe nella marcia 
  • sintomo spesso associato a tensione/dolore nella regione del collo 
  • sintomo spesso associato a movimenti del capo 
  • l’andamento del sintomo durante la giornata è altalenante e discontinuo 
  • assenza di nausea e vomito.

A chi rivolgersi in caso di vertigine cervicale?

Per la precisa presa in cura del sintomo vertiginoso, si parte da una corretta diagnosi, che è di competenza medica specialistica; questa è indispensabile per escludere altre eventuali cause, che potrebbero non essere di natura cervicale, ma otorinolaringoiatrica oppure neurologica. 

La presa in cura di diagnosi di vertigine cervicale necessita di competenze molto specifiche e di una buona capacità da parte dell’operatore di individuare la causa della vertigine, che pur essendo di natura cervicale, può avere svariate influenze e strutture coinvolte. 

Sono in grado di prendersi cura del sintomo vertiginoso cervicale, in maniera appropriata, sia fisioterapisti che osteopati, che abbiano sostenuto aggiornamenti o corsi di studio in materia. 

Come trattare la vertigine cervicale?

Il professionista che prenderà in cura la vertigine cervicale potrebbe approcciare strutture che riguardano vari distretti, morfologicamente o funzionalmente influenti per la regione cervicale: 

  • Ambito posturale 
  • Muscolatura cervicale e sopratutto sub occipitale 
  • Mobilità articolare cervicale
  • Muscolatura masticatoria 
  • Sfera cranica e gnatologica 

Ogni persona ha una sua risposta al trattamento e i tempi di guarigione sono diversi a seconda della persona e soprattutto delle strutture implicate nel sintomo vertiginoso. 

In sede di primo consulto sarà il professionista stesso a comunicare la prognosi attesa. 

Per esperienza comunque mediamente entro 10 trattamenti il paziente osserverà una riduzione significativa del sintomo. 

Ci sono vari esercizi che possono essere indicati nella cura della vertigine cervicale, vanno però intesi come una vera e propria terapia, che dunque può avere effetti collaterali; per minimizzare questa evenienza vanno imparati e personalizzati con la supervisione di un professionista prima di effettuarli in autonomia.

Fisioterapia e Osteopatia
Dottore Tiago Toscanelli
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