La venereologia è una branca della medicina che si occupa di prevenire, diagnosticare e trattare le malattie veneree, ovvero quelle patologie che sono trasmissibili sessualmente. Ma quali sono i sintomi più comuni e quando è necessario rivolgersi a uno specialista?
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Sonia Torti, dermatologa e venereologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.
Quando è necessario rivolgersi a uno specialista?
“Sicuramente è buona norma rivolgersi a uno specialista in caso di comparsa di sintomi indicativi di una possibile patologia a livello genitale, soprattutto se insorti in seguito a rapporti non protetti.
Va sottolineato che il rischio di sviluppare malattie sessualmente trasmissibili (MST), aumenta con il numero dei partner sessuali e che spesso, se non diagnosticate e curate tempestivamente, possono portare a conseguenze gravi nel lungo periodo, e in caso di gravidanza, possono essere trasmesse anche dalla madre al feto”.
Quali sono le patologie più comuni?
“In generale, con il termine malattie a trasmissione sessuale si intende un gruppo molto eterogeneo di patologie, che possono andare dalla Sifilide, alla Gonorrea, alla Clamidia, all’Herpes genitale, ma anche a Verruche genitali (i cosiddetti condilomi) o a patologie come HIV, HBV ed HCV.
Va inoltre annoverata in questo elenco, anche l’infezione asintomatica da HPV, che in questo caso non si caratterizza per lo sviluppo di verruche, ma può comunque complicarsi in alcuni casi con lesioni cancerose, in particolare con il tumore alla cervice dell’utero”.
Quali sono i sintomi delle malattie venereologiche?
“Ogni patologia può manifestarsi in modi differenti, ad esempio dolore addominale o durante la minzione (mentre si urina), perdite vaginali o perdite trasparenti uretrali e dolore ai testicoli, possono essere i sintomi di Clamidia, mentre le verruche genitali si presentano come neoformazione in rilievo, ed interessare sia la zona genitale, ma anche inguinale, pubica o perianale.
Nella Gonorrea, sono solitamente presenti uno scolo uretrale di tipo purulento o perdite vaginali, entrambi associati a dolore e difficoltà minzionale.
L’Herpes genitale si presenta invece con vescicole e, successivamente, con piccole lesioni ulcerate molto dolenti, con tipico andamento recidivante nel tempo.
Alcune patologie veneree possono presentare sintomi anche a livello cutaneo. È questo, ad esempio, il caso della Sifilide, che si manifesta inizialmente con un’ulcera asintomatica a risoluzione spontanea (per questo in molto casi passa inosservata o il paziente non dà peso alla lesione) e, successivamente, con un rash cutaneo (sifilide secondaria)”.
Quali sono le visite e gli esami da fare?
“Sicuramente in caso di sintomi sospetti il paziente dovrebbe rivolgersi a uno specialista che lo sottoporrà a un esame clinico, prescrivendo (in base al sospetto) i debiti esami del sangue, tamponi a livello vaginale o uretrale ed esami delle urine.
In generale, inoltre, si raccomanda alle donne di eseguire periodicamente il PAP test (che in caso sospetto potrà essere associato a HPV test) ed esami di screening per il tumore alla cervice uterina, il cui principale fattore di rischio è rappresentato proprio dai genotipi HPV ad alto rischio oncogeno”.
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