Secondo la Siu, Società italiana di Urologia, meno del 20% degli uomini si sottopone regolarmente a una visita di controllo e prevenzione urologica e addirittura nove uomini su dieci si rivolgono allo specialista soltanto in caso di gravi patologie e disturbi.
Il professor Francesco Greco, Responsabile dell’Unità Operativa di Urologia di Humanitas Gavazzeni e nel team di Humanitas Medical Care Monza, il nuovo poliambulatorio Humanitas Medical Care, spiega perché la prevenzione è fondamentale, in particolare dopo i 50 anni.
L’importanza di prevenzione e diagnosi precoce
“In generale, le patologie benigne e maligne dell’apparato uro-genitale vanno a intaccare la quotidianità: si pensi per esempio ai problemi di minzione di cui la prostata ingrossata è causa, oppure alla disfunzione erettile – dice l’urologo -. Eppure purtroppo molti tendono ad affrontare il problema solo dopo che diventa ingestibile”.
Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra gli uomini e rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni. “Fare prevenzione diventa dunque sempre più importante perché un tumore riscontrato in fase iniziale può essere trattato chirurgicamente tramite interventi robotici conservativi, riducendo drasticamente il rischio di incontinenza o disfunzione erettile”, rassicura il professore.
Ogni quanto tempo bisogna sottoporsi a un controllo con lo specialista e da che età?
“In Italia, gli uomini dai 45 anni e, in caso di familiarità, a partire dai 40 anni, sono invitati ad eseguire un dosaggio del PSA (Antigene Prostatico Specifico) – spiega -. Attraverso un semplice prelievo di sangue si valuta il livello di questo antigene, che non è un marcatore tumorale specifico. Questo significa che funziona solo come una “spia” di attenzione. Elevati livelli di PSA o livelli crescenti nel tempo possono indicare anche solo una prostatite (infiammazione) o ipertrofia, non necessariamente un tumore della prostata”.
Campanelli di allarme da non sottovalutare
Di Ipertrofia Prostatica Benigna (ovvero un ingrossamento del volume della prostata) soffre più della metà degli uomini dopo i 50 anni di età.
L’adenoma prostatico causa generalmente pollachiuria (andare spesso a urinare durante il giorno), nicturia (alzarsi la notte per urinare), getto ipovalido, urgenza minzionale, difficoltà a iniziare la minzione e minzione in più tempi. Durante la visita l’urologo valuterà quali accertamenti eseguire per valutare il grado di ostruzione.
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici