Tutori mano, come vengono confezionati e a cosa servono?

Vengono chiamati tutori termoplastici e rappresentano una soluzione ottimale per trattare diverse patologie infiammatorie a carico della mano e del polso. Inoltre, questi strumenti riabilitativi possono essere utili anche dopo un trauma o un intervento chirurgico. Realizzati ad hoc, su misura e in base alla condizione del paziente, permettono sia di immobilizzare che proteggere la mano e il polso.

Ce ne parla il dott. Stefano Casati, terapista occupazionale presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano Domodossola.

Cosa sono i tutori della mano?

Sono tutori realizzati con un materiale termoplastico che può essere rimodellato più volte con il calore (è sufficiente immergendolo nell’acqua a 60/70°C), per adattarlo all’articolazione da riabilitare. Ciò significa che il tutore viene confezionato su misura del paziente e che può essere modificato nel corso del tempo, in base all’evolversi della patologia.

A cosa servono i tutori per la mano?

Come dicevamo, questi tutori consentono sia di immobilizzare che proteggere mano e polso del paziente, dopo un intervento chirurgico, un trauma, una frattura oppure per processi infiammatori o patologie degenerative.

Quali sono le patologie infiammatorie più frequenti?

Tra le patologie infiammatorie più frequenti troviamo: 

·  Dito a scatto: patologia che interessa i tendini flessori della mano che causa dolore e impossibilità a chiudere/aprire completamente il dito.

·  Sindrome di De Quervain: infiammazione della guaina che riveste i tendini che permettono di estendere e allontanare il pollice della mano; causa dolore intenso al polso e lungo il dorso durante i movimenti (specie quelli di presa). È soprannominata anche la patologia delle neo mamme, in quanto il movimento ripetuto di sollevamento del bambino causa infiammazione ai tendini che passano in prossimità del pollice.

·  Tunnel carpale: sindrome che coinvolge il canale in cui passano il nervo mediano e i nove tendini flessori delle dita che vanno dall’avambraccio alla mano; caratterizzata da formicolio alle dita, talvolta accompagnato da dolore.

Come funziona il tutore per le patologie degenerative?

Per le patologie degenerative come l’artrosi e l’artrite reumatoide, l’uso del tutore consente di proteggere le parti dolenti e permettere al paziente di utilizzare ugualmente la mano per lo svolgimento delle attività quotidiane.

Come avviene la visita specialistica?

In seguito alla visita da parte del chirurgo della mano, che identifica il problema e concorda con il paziente la tipologia di trattamento, lo specialista accoglie il paziente per prendere “le misure” e confezionare (prendere le misure, disegnare su un foglio la mano del paziente con i relativi punti  il tutore “ad hoc” sulla mano/braccio dello stesso).

Una volta confezionato il tutore inizia la fase di riabilitazione con l’esecuzione dei protocolli.

Quali sono i vantaggi di un tutore per la mano?

Il vantaggio principale di questi tutori è la loro versatilità: potendoli continuamente modificare, è possibile confezionarli nuovamente in caso di eventuali fastidi o adattarli in base all’evoluzione della patologia o alle esigenze del terapista o del chirurgo. Inoltre, sono costituiti da materiali leggeri, resistenti anche al lavaggio, e possono essere indossati o rimossi con facilità.

Quanto deve essere tenuto il tutore alla mano?

La tempistica di utilizzo varia in base alla tipologia di tutore che viene realizzato e di conseguenza anche dalla patologia.

Ad esempio, un tutore notturno per dito a scatto viene utilizzato per l’appunto di notte e per almeno 2 o 3 mesi per verificare che la posizione in cui il/dito/a viene posizionato possa effettivamente portare un giovamento al paziente con una riduzione della sintomatologia.

È un trattamento definitivo?

Fa parte del percorso riabilitativo. 

L’utilizzo di un tutore realizzato su misura non può essere fine a se stesso e deve essere accompagnato sempre da una parte di riabilitazione che comprende mobilizzazione del segmento da trattare, esercizi di rinforzo e attività volte al recupero del movimento dei gesti di vita quotidiana.

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