Secondo una ricerca dell’Università della Pennsylvania, avere oltre due ore di tempo libero non renderebbe felici. È davvero così?
Ne ha parlato la dott.ssa Ylenia Canavesio, neuropsicologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola.
Cosa si intende per tempo libero?
“La definirei un’arte. È quella parte del quotidiano in cui siamo liberi dai nostri obblighi, che sia il lavoro, lo studio, o le attività domestiche. Sicuramente è un’attività al pari di tutte le altre che ha una valenza e una sua utilità”, risponde la dottoressa Canavesio.
Quanto dura il piacere del tempo libero?
“Avere troppo tempo libero a disposizione può incidere negativamente sul nostro benessere”, continua la dottoressa, “le persone sono più felici quando sono indaffarate.
Le cause di questo fenomeno sono riconducibili alla cultura e alla società di oggi che impongono la priorità ad alcune questioni come la produttività, l’efficienza e l’impegno. Ci viene insegnato che il tempo libero è una sorta di spreco, una perdita di crescita di potenziale.
Con queste concezioni è possibile che proprio nei nostri momenti liberi possa nascere in noi un senso di inefficienza che poi agisce sul benessere che noi percepiamo”.
Come spendere il proprio tempo libero nel modo migliore?
“È importante spendere del tempo libero di qualità. Possiamo ricavare dei benefici in termini di benessere, sia a livello fisico che psichico, se passiamo del buon tempo libero. Si tratta di qualcosa di puramente soggettivo: è importante fare quello che ci piace perché solo in questi termini possiamo trarne dei vantaggi”.
Quanto dovrebbe durare il tempo libero?
“Il trend di oggi è quello di continuare ad aggiungere attività alla nostra agenda, un po’ per rispondere ai bisogni della società (quella del ‘tutto e subito’), un po’ per i propri bisogni personali, perché se ad esempio siamo molto richiesti vuol dire che lavorando appaghiamo il nostro senso di sentirci importanti.
Così, nei momenti in cui trascorriamo del tempo libero, tutte queste gratificazioni non vengono più soddisfatte e può nascere un vissuto negativo, quasi di colpa, perché non stiamo producendo nulla.
Ci sono però degli escamotage che possiamo mettere in atto, come quello di dividere i luoghi che dedichiamo al lavoro e alla famiglia. Questo permette alla nostra mente di capire che c’è un luogo per il riposo e un tempo e un luogo per il lavoro, perché entrambi sono importanti”.
Fa bene riposarsi?
“Fa bene al lavoro perché il tempo libero non solo ci permette di riposarci dalle fatiche quotidiane, ma gli studi mostrano che mentre siamo impegnati nelle attività di svago abbiamo una riduzione dei livelli di stress, il nostro umore migliora e anche la frequenza respiratoria ne giova. Quindi diciamo che c’è un benessere che riguarda sia la mente che il corpo e questo ha degli effetti positivi anche quando torneremo a lavorare perché saremo sicuramente più produttivi”.
Weekend: perché compaiono ansia e mal di testa nel tempo libero?
“Perché tendiamo sempre a voler esser produttivi. Quello che possiamo fare per trovare una soluzione è provare ad essere efficienti anche nel nostro momento libero. Ad esempio, se ci poniamo un obiettivo come quello di terminare il libro che abbiamo iniziato, oppure organizzare una gita domenicale con gli amici, alla fine di questa attività saremo molto più riposati e felici rispetto ad aver trascorso la domenica tra il letto e il divano, perché ci siamo dati degli obiettivi, li abbiamo portati a termine, e la nostra mente sicuramente ne gioverà e anche il nostro umore”.
Lockdown e tempo libero sui social
“Durante il lockdown, il digitale ha permesso a molti ragazzi di rimanere in contatto e per questo non dobbiamo demonizzarlo; tuttavia, non dobbiamo sottovalutare i rischi che un suo abuso può comportare. Quello che fa la differenza è il tempo che il digitale fa compagnia alla nostra mente, perché se la tecnologia si sostituisce alle relazioni, la solitudine relazionale diventa un problema di cui dobbiamo occuparci.
Le conseguenze sono diverse: disturbi del sonno, disturbi del comportamento, alterazioni delle capacità attentive o difficoltà a gestire le emozioni. Questo succede perché le tecnologie – per le loro caratteristiche intrinseche – agiscono sul sistema dopaminergico e tendono a chiedere al nostro cervello di riceverne sempre in misura maggiore, innescando una vera e propria dipendenza”.
Il tempo libero è da trascorrere da soli o in compagnia?
“L’importante è che sia di qualità. Non c’è un modo universale per definire il buon tempo libero, dipende dalla soggettiva di ciascuno di noi. Ogni persona trova piacere in cose e in tempi differenti”.
Bambini e attività per annullare la noia: giusto o sbagliato?
“La noia per i più piccoli è un’emozione importante da esperire, perché ci permette di crescere sotto il punto di vista sociale, cognitivo ed emotivo. Se i bimbi hanno del tempo libero da occupare, alcune abilità come la creatività, la flessibilità cognitiva, la pianificazione, vengono sviluppate.
Sono tutte abilità alla base dell’intelligenza e quindi è importantissimo concedere del tempo di noia. Ci vuole un giusto equilibrio tra le attività organizzate e quelle più libere”, conclude la dottoressa Canavesio..
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici