Il cerume è una sostanza naturale che si forma nel condotto uditivo e ha l’obiettivo di proteggere il nostro orecchio da possibili infezioni. Il problema si presenta quando si verifica un suo eccessivo accumulo che porta alla formazione del cosiddetto ‘tappo di cerume’. Molto spesso la tentazione è quella di risolverlo da sé, ma attenti: non tutti i metodi sono corretti.
Ne abbiamo parlato con il dottor Fabrizio Costantini, otorinolaringoiatra presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Murat a Milano.
Quando si forma il tappo di cerume nell’orecchio?
“La presenza di cerume nel condotto non viene avvertita fino a quando l’accumulo non arriva a occuparlo completamente; l’occlusione può essere scatenata dalla penetrazione di acqua, anche in minima quantità, come ad esempio dopo una doccia.
I tempi sono variabili: ci sono pazienti che hanno la necessità di rimuovere il cerume ogni sei mesi e altri che rimangono asintomatici anche per alcuni anni dopo la rimozione. C’è poi anche chi non è soggetto a questo tipo di inconveniente, perché la produzione è scarsa e il cerume viene eliminato spontaneamente in maniera impercettibile”.
Come si ‘stappa’?
“La maggior parte dei rimedi suggeriti sono inefficaci o addirittura controproducenti.
L’unico sistema efficace è la rimozione da parte dello specialista mediante lavaggio auricolare o in visione diretta con strumenti appositi”.
Si può utilizzare il cono di cera?
“Il cono di cera è completamente inutile”.
Cotton fioc si o no?
“Il cotton fioc dà l’illusione di pulire l’orecchio, in realtà spinge il cerume più in profondità e favorisce l’accumulo, quindi no”.
Quando ricorrere al consulto di un otorinolaringoiatra?
“Spesso il primo sintomo del tappo di cerume è quello di svegliarsi con un orecchio tappato, che poi si libera durante la giornata. A mio giudizio questo è il momento migliore per rivolgersi allo specialista, prima che l’occlusione diventi completa e persistente”.
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