Spondilolistesi, cos’è e come può essere trattata?

La spondilolistesi è una patologia vertebrale caratterizzata da uno scivolamento in avanti di una vertebra rispetto a quella sottostante. 

Il paziente riferisce lombalgia, cioè un dolore a livello lombare (nella parte bassa della schiena) che può associarsi o meno a dolore neurologico radicolare irradiato agli arti inferiori: sciatalgia o cruralgia a seconda del livello della vertebra interessata. Per sciatalgia si intende un dolore irradiato alla parte posteriore della coscia, per cruralgia si intende invece un dolore irradiato alla parte anteriore della coscia.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Maria Petruzzi, ortopedico specialista in deformità vertebrali presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Murat a Milano.

Quali possono essere le cause della spondilolistesi?

Le cause più frequenti che possono dare origine a questa condizione sono diverse, e possiamo distinguere: 

  • spondilolistesi congenita per predisposizione anatomica
  • spondilolistesi degenerativa per invecchiamento delle strutture vertebrali
  • spondilolistesi traumatica successiva a traumi acuti
  • spondilolistesi post-chirurgica per instabilità delle strutture vertebrali successiva ad un intervento chirurgico 

Come distinguere la spondilolistesi da una comune lombalgia?

La lombalgia può avere diverse origini: dal disco intervertebrale come in caso di discopatia; da una instabilità vertebrale come nel caso di una spondilolistesi; da una frattura vertebrale; da un’infezione vertebrale; da un tumore vertebrale, ecc. Per cui il solo sintomo, cioè la lombalgia, non può dirci cosa lo ha provocato, sarà lo specialista ortopedico durante la visita a chiedere indagini mirate per fare una corretta diagnosi.

Come può essere diagnosticata la spondilolistesi? 

La diagnosi della spondilolistesi può essere effettuata tramite una visita specialistica ed un esame radiografico, se necessario sarà richiesta inoltre una risonanza magnetica ed una TAC per una diagnosi più accurata sul tipo di spondilolistesi per definire il trattamento adatto.

Tuttavia, il riscontro di una spondilolistesi può anche essere un riscontro occasionale portando a scoprire questa patologia per caso, durante accertamenti radiologici ai quali spesso i pazienti si sottopongono per altri motivi.

Cosa succede se la spondilolistesi non viene curata?

Sono la sintomatologia e il tipo di spondilolistesi a definire il trattamento (conservativo o chirurgico). Per esempio, una spondilolistesi traumatica può avere indicazione chirurgica già dall’immediato riscontro e se non trattata chirurgicamente può peggiorare in breve tempo e creare una instabilità più grave. Invece, una spondilolistesi degenerativa può avere al primo riscontro una indicazione conservativa e in caso di fallimento, una successiva indicazione chirurgica. In questo caso sarà la sintomatologia del paziente a guidarci nella scelta del trattamento. Spesso le spondilolistesi degenerative o restano stabili o progrediscono molto lentamente.  

Come viene trattata la spondilolistesi?

Il trattamento dipende dal tipo di spondilolistesi e dalla sintomatologia riferita dal paziente. Se il riscontro è stato occasionale, il paziente non riferisce alcun sintomo e se la sua colonna vertebrale risulta equilibrata e funzionale, non verrà eseguito alcun trattamento. Se il paziente invece riferisce dolore lombare con o senza dolore radicolare in caso di indicazione conservativa sarà prescritta terapia medica con farmaci antinfiammatori ed eventuali neurotrofici associati a fisioterapia ed eventuale corsetto. In alcuni casi può essere necessario sin da subito l’intervento chirurgico

Come avviene l’intervento chirurgico?

L’intervento chirurgico mira a stabilizzare l’instabilità vertebrale per eliminare il dolore: viene eseguita un’artrodesi vertebrale cioè la fusione delle due vertebre interessate, a volte è necessario anche sostituire il disco tra le due vertebre con un sistema di fusione chiamato “cage”.  In caso di  associato dolore radicolare, cioè un dolore irradiato agli arti inferiori dovuto a compressione delle radici nervose vicine, viene eseguita anche la decompressione delle strutture nervose. 

Quali sono i tempi di recupero?

Le attuali tecniche chirurgiche permettono una mobilizzazione precoce e solitamente il paziente si alza dal letto già il giorno dopo l’intervento. Eseguirà dei controlli periodici prescritti dal medico e resterà a riposo da attività pesanti per un breve periodo.

Ortopedico
Dr.ssa Maria Petruzzi

Sedi

Humanitas Medical Care
Milano Murat
Via Gioacchino Murat, 13, 20159 Milano, MI, Italia
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