Fare la spesa a chilometro zero è un po’ come tornare nel passato, in cui i prodotti alimentari venivano acquistati direttamente dalle imprese locali, dove gli agricoltori e gli allevatori aprivano le porte delle proprie aziende ai consumatori, senza i costi odierni legati al trasporto e alla grande distribuzione, garantendo una maggior freschezza degli alimenti, e valorizzando anche i prodotti stagionali. Un modo di fare la spesa che oggi viene ripreso sempre di più, sia dal settore della ristorazione che dal singolo cittadino, non solo per aiutare l’economia locale ma anche assicurarsi cibi genuini, freschi e sicuri sulla propria tavola. Ma come funziona e come possiamo fare la spesa nel modo giusto?
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Chiara Circosta, nutrizionista presso il centro Humanitas Medical Care Domodossola a Milano.
Quali sono i vantaggi per l’ambiente della spesa a Km 0?
Facendo la spesa a Km 0 non abbiamo solo una riduzione dei costi relativi a tutti i passaggi intermedi tra chi produce, acquista e consuma il prodotto, ma anche numerosi vantaggi per l’ambiente, abbattendo le emissioni di CO2, liberati nell’aria dai fertilizzanti e dai trasporti, eliminando gli imballaggi di plastica o cartone, ed evitando lo spreco di acqua ed energia per la lavorazione, il confezionamento e la conservazione dei prodotti.
Quali sono i prodotti a Km 0?
Gli alimenti a Km 0, o a filiera corta, sono quelli che venduti nelle vicinanze dei luoghi di produzione (la normativa attuale definisce “prodotti a km 0” quelli che vengono venduti e consumati nel raggio di 70 km dal luogo di coltivazione) e possono comprendere ortaggi, frutta, legumi, uova, latte, formaggi, cereali e carne.
Perché scegliere i prodotti a Km 0?
I cibi a chilometro 0 hanno diversi aspetti positivi, tra cui:
– Cibi freschi e di qualità
– Stagionalità degli alimenti
– Prodotti legati alla tradizione del territorio e conoscenza diretta dei produttori
– Abbattimento di costi aggiuntivi, inquinamento e spreco
– Minor lavorazione dei cibi
– Maggior proprietà nutrizionali, sapori e gusto degli alimenti
Frutta e verdura di stagione, quali benefici hanno sulla nostra salute?
Consumare frutta e verdura di stagione apporta non solo più sapore, ma anche tutte le proprietà nutritive dell’alimento. I prodotti di stagione, infatti, garantiscono il meglio delle loro proprietà ed è per questo che mangiare cibi di stagione vuol dire anche mangiare salutare ed in equilibrio con i ritmi della natura.
Inoltre, variare frutta e verdura secondo le stagioni significa anche diversificare automaticamente l’apporto di vitamine e sali minerali di cui l’organismo necessita, permettendo quindi una maggiore copertura per tutti i micronutrienti.
Perché i cibi a Km 0 sono considerati più salutari e nutrienti?
Optare per il consumo di prodotti a Km 0 significa scegliere di mangiare alimenti freschi, genuini e salutari che non hanno avuto bisogno dell’aggiunta di conservanti e altre sostanze chimiche.
Si privilegia così ciò che la natura offre di volta in volta, facendo attenzione alla stagionalità dei prodotti e riscoprendo sapori e profumi.
Infine, essendo prodotti di stagione e del territorio, e grazie al breve trasporto e stoccaggio, mantengono intatto anche il contenuto dei principi nutritivi, in particolar modo quello vitaminico.
A cosa dobbiamo fare attenzione quando compriamo cibi a Km 0?
Un’accortezza che si può prestare, quando si acquista un prodotto a Km 0, è leggere sulla confezione, se presente, l’indicazione della zona, regione o Paese di origine, per assicurarsi che il prodotto sia realmente locale.
Ancor meglio sarebbe andare a comprare questi prodotti direttamente dai produttori, dando così sostegno alle piccole imprese legate al territorio ed alimentando l’economia locale.
Cosa non deve mai mancare sul nostro tavolo?
Come accennavo, prediligendo la scelta di alimenti stagionali, frutta e verdura varieranno in base al periodo dell’anno.
Ma bisogna ricordare che, oltre alla verdura ed alla frutta, sulle nostre tavole non possono mancare altri prodotti che possiamo trovare a Km 0, come uova, legumi, pasta, olio, carne e pesce.
Ovviamente la reperibilità di determinati alimenti, varierà anche in base alla propria posizione geografica e quindi ai prodotti che caratterizzano quella località.
Come posso conservare la mia frutta e verdura preferita per tutto l’anno?
La raccomandazione è quella di prediligere alimenti di stagione, ma talvolta fa bene cedere alla gola e al richiamo di qualche ortaggio o frutto o fuori stagione.
Cosa fare quindi quando si ha voglia di melanzane a novembre e di zucca ad aprile?
La scelta migliore è quella di cucinare e conservare alcune porzioni in freezer, in attesa che questi tornino disponibili sui banchi ortofrutticoli.
Il freezer è quindi il nostro primo alleato, ma non solo: anche le conserve fanno la loro parte: sottoli e sottaceti, confetture, pelati e passata di pomodoro, pesti e paté, ci permettono di gustare la nostra frutta e verdura preferita anche fuori stagione. Basta un pizzico di organizzazione al momento giusto!
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici