La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è uno dei disturbi ginecologici più frequenti nelle donne in età fertile. È stimato che circa il 5-10% della popolazione femminile ne soffra in varia misura.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Maria Paola Zampella, nutrizionista presso il centro Humanitas Medical Care Lainate e la dottoressa Laura Clara Perotti, ginecologa presso il centro Humanitas Medical Care Milano De Angeli.
Che cos’è la sindrome dell’ovaio policistico?
È caratterizzata da un’alterata secrezione ormonale, in genere un aumento di ormoni “maschili”, dall’ingrossamento delle ovaie nelle quali si visualizzano ecograficamente numerose “microcisti”, e alterazioni metaboliche. Comporta frequentemente una disfunzione ovulatoria o un’assenza di ovulazione con conseguente ripercussione sull’andamento della ciclicità mestruale. È una delle cause di infertilità, negli Stati Uniti è la più frequente.
Quali sono i sintomi?
I sintomi più comuni che si possono presentare da soli o in combinazione sono diversi:
– Irregolarità del ciclo (intervallo tra una mestruazione e l’altra di oltre 35 giorni)
– Meno di 10 cicli mestruali all’anno
– Infertilità (40% dei casi)
– Segni di iperandrogenismo (elevati livelli androgeni nel sangue)
– Segni di insulino-resistenza con difficoltà a perdere peso
– Acne
– Perdita di capelli.
Quali sono le cause?
Le cause non sono facili da individuare, i motivi potrebbero essere genetici, ambientali o infiammatori.
Che ruolo ha l’alimentazione?
L’alimentazione svolge un ruolo importantissimo in questa sindrome. Permette di tenere sotto controllo l’insulino-resistenza e la resistenza al calo ponderale (ossia, la perdita di peso, con inevitabile perdita di motivazione alla dieta). I piani alimentari che meglio permettono di raggiungere gli obiettivi della paziente sono quelli con impostazione low-carb (basso apporto di carboidrati) e chetogenici ipocalorici (dimagranti). Inoltre, possono essere suggeriti integratori naturali con azione depurativa e/o con azione insulino-sensibilizzante. Questo percorso nutrizionale non può prescindere dallo svolgimento di una regolare e costante attività fisica.
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici