Movimenti rigidi e lenti, tremori, alterazioni della voce, perdita di equilibrio o della vista, mal di testa insoliti, perdita di coscienza, sono tutti motivi che dovrebbero spingerci a rivolgerci ad un neurologo. I sintomi neurologici, infatti, possono interessare tutti gli organi sensoriali del nostro corpo ed individuarli precocemente può essere molto importante per impostare il trattamento migliore.
Ne abbiamo parlato con il dott. Michele Perini, neurologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Lainate.
Che cosa fa il neurologo?
Il neurologo è un medico specializzato in neurologia, una branca della medicina che si occupa dello studio e del trattamento dei disturbi del sistema nervoso, sia quello centrale (cervello e midollo spinale) che quello periferico (costituito da tutti gli altri elementi nervosi), senza ricorrere alla chirurgia.
Come avviene una visita neurologica?
Durante una visita neurologica il medico si informa sulla storia clinica e familiare del paziente (anamnesi), indagando il suo stile di vita e i sintomi che lo hanno condotto a richiedere un appuntamento dallo specialista.
Successivamente viene eseguito un esame neurologico che può prevedere l’analisi dello stato mentale, delle funzioni simboliche (linguaggio, movimenti e riconoscimento di suoni, oggetti e colori), dei nervi cranici, del sistema motorio e della coordinazione dei movimenti, del sistema sensitivo e delle funzioni autonomiche (cioè quelle dei centri nervosi che controllano le funzioni vitali) per valutare il senso di equilibrio e quello di orientamento del paziente, i riflessi, la reazione degli occhi agli stimoli visivi.
Quali sono gli esami neurologici?
Dopo la visita neurologica possono essere prescritti esami specifici a secondo delle necessità. Quelli più comuni sono:
- Elettroencefalogramma (EEG ) per valutare eventuale presenza di attività elettriche cerebrali anomale responsabili per esempio di episodi di perdita di coscienza.
- Tomografia assiale computerizzata del cranio (TAC cerebrale) per avere una visione dello stato generale del cervello ed escludere patologie macroscopiche (come tumori, ematomi, ischemie, emorragie).
- Risonanza magnetica dell’encefalo ( RMN encefalo) per valutare più fini dettagli lesionali (come placche di sclerosi multipla).
- Angio risonanza dell’encefalo per valutare patologie dei vasi cerebrali (come gli aneurismi).
- Elettromiografia (EMG) per studio di muscoli e nervi e individuare patologie da compressione (es. tunnel carpale, radicolopatie cervicali e lombari) o polineuropatie (per esempio, in corso di diabete).
Quali sono i campanelli d’allarme di un problema neurologico?
Tra i sintomi di un problema neurologico possiamo trovare:
· Mal di testa cronico o intenso, soprattutto quando i sintomi sono associati a deficit neurologici o i trattamenti provati si sono rilevati inefficaci.
· Dolore cronico, può essere il risultato di una malattia o di un infortunio, ma quando dura più a lungo del normale tempo di recupero, può diventare un sintomo di un problema diverso.
· Vertigini o difficoltà a mantenere l’equilibrio, potrebbe essere un segno di qualcosa di più serio.
· Intorpidimento o formicolio, specialmente quando si manifesta su un lato del corpo o all’improvviso, potrebbe essere un segno di un ictus o di un’altra condizione grave.
· Problemi di movimento, come difficoltà a camminare, ad alzare i piedi, tremori e sussulti involontari possono essere tutti segni di un problema al sistema nervoso.
Anche eccessiva stanchezza e lentezza nei movimenti possono essere dovute a cause neurologiche
· Problemi di memoria o confusione, potrebbero essere segni del morbo di Alzheimer.
· Debolezza che influisce sull’attività quotidiana o causa un rapido calo della forza muscolare, specialmente nelle braccia e nelle gambe.
. Mancanza di sensibilità in una o più zone del coro, da possibili patologie dei nervi periferici.
· Problemi di vista, specialmente se si verificano improvvisamente e in entrambi gli occhi.
· Problemi di sonno, come l’insonnia e la narcolessia, una malattia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale..
Dopo quanto tempo dalla comparsa dei sintomi bisogna consultare uno specialista?
La presenza di uno o più dei sintomi descritti in precedenza rende opportuna una valutazione specialistica, dopo la quale, se necessario, saranno eseguiti esami specifici.
Se i sintomi sono intermittenti cosa devo fare?
Alcune malattie neurologiche sono caratterizzate da sintomi intermittenti (per esempio, attacchi ischemici transitori, detti TIA, sintomi iniziali di sclerosi multipla, emicrania), per cui il fatto che i sintomi si siano risolti non è spesso associato ad una risoluzione del problema sottostante e necessita comunque di valutazione specialistica.
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