Alcune infezioni materne durante la gravidanza possono essere molto pericolose, potendo potenzialmente arrecare danni al feto. Per questo, specialmente durante il periodo di gestazione, è importante prestare qualche attenzione in più a come ci si comporta, a cosa si mangia e a quel che si fa.
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Rossella Lauletta, ginecologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Varese.
Come potrebbe una persona incinta contrarre un’infezione?
Le donne in gravidanza possono contrarre infezioni esattamente come tutti gli altri: da contatto con altre persone, animali, zanzare e determinati alimenti contaminati.
Non tutte le infezioni hanno però la stessa rilevanza clinica: quelle delle vie urinarie o vaginali (di frequente riscontro almeno una volta nel corso della gravidanza), sono spesso di agevole gestione e possono impattare più sulla data del parto che sulla salute della paziente.
Diverso il discorso per malattie infettive come la Toxoplasmosi, il Citomegalovirus e la Rosolia, che se contratte e trasmesse al feto possono creare gravi sequele (conseguenze).
I sintomi di queste ultime patologie nella gestante sono piuttosto sfumati, e spesso mimano una sindrome influenzale/parainfluenzale o simil mononucleosica, con raffreddore, febbricola e linfoadenopatia lieve.
È corretto in corso di gravidanza rivolgersi sempre al ginecologo curante per segnalare qualunque stato morboso in modo da poi poter datare correttamente e collocare nel tempo ogni eventuale inizio di patologia.
In base alla storia anamnestica della paziente il ginecologo valuterà gli esami ematici da eseguire. Tendenzialmente ad inizio gravidanza ogni donna viene sottoposta a screening per valutare lo stato immunologico della Toxoplasmosi, della Rosolia e del Citomegalovirus (anche se nei confronti di quest’ultimo non esiste un consenso univoco per lo screening di massa delle gestanti). Gli esami vengono poi ripetuti a cadenza mensile in modo da individuare variazioni dello stato immunitario.
I vaccini in gravidanza
I vaccini possono prevenire alcune infezioni ed alcuni sono sicuri anche durante la gravidanza, come i vaccini per:
● Influenza: La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata in qualunque trimestre di gravidanza. L’influenza si presenta con febbre, brividi, dolori muscolari, tosse o mal di gola. Le gestanti corrono un rischio maggiore di ammalarsi di forme gravi e/o di avere complicanze in casi di infezione influenzale.
● Pertosse: I medici raccomandano di sottoporsi al vaccino contro la pertosse tra le 28 e le 36 settimane di gravidanza. Non esistendo un vaccino isolato per la sola pertosse viene comunque offerta la vaccinazione trivalente per difterite-tetano-pertosse. Lo scopo della vaccinazione è la produzione di anticorpi nella madre e il loro passaggio attraverso la placenta al feto in modo da garantire una protezione ottimale nei primi tre mesi di vita del bambino, ovvero sino al momento della prima vaccinazione.
● Rosolia: raccomandata è la vaccinazione pregravidica per la rosolia. Lo stato immunitario di ogni donna che cerca una gravidanza dovrebbe essere controllato. In caso di non copertura dovrebbe essere effettuata la vaccinazione evitando la gravidanza nei tre mesi successivi.
Quali altre infezioni possono causare problemi durante la gravidanza?
Molte altre infezioni possono causare problemi di salute alla madre e al feto, come:
● Quinta malattia: è un’infezione causata dal Parvovirus B 19 che colpisce specialmente i bambini, causando un’eruzione cutanea sul viso, torace, schiena, braccia e gambe, o dolori articolari e muscolari. Le donne che contraggono questa infezione in gravidanza possono trasmetterla al feto e, seppur con un basso rischio, quest’ultimo può sviluppare una gravissima forma di anemia
● Virus Zika: molti pensano che possa essere trasmessa solo tramite una puntura di zanzara in alcune parti del mondo, ma non è così. È possibile infettarsi anche attraverso rapporti sessuali non protetti con qualcuno che ha il virus, ed essere trasmessa al feto durante la gravidanza o il parto. Il virus Zika è altamente neurotropico e può quindi interferire con lo sviluppo fetale sia direttamente, infettando il cervello, o indirettamente, infettando la placenta.
● Listeria: può causare febbre, brividi e mal di schiena. È una tossinfezione alimentare che prende il nome dal batterio che ne è la causa, la Listeria monocytogenes, che si trova comunemente nel terreno e nell’acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure. Per questo motivo, la maggior parte dei medici raccomanda alle donne in gravidanza di evitare determinati alimenti, come latte crudo, formaggi a pasta molle, prodotti alimentari di gastronomia La vaccinazione anti-influenzale è raccomandata in qualunque trimestre di gravidanza.
● Citomegalovirus: è un virus appartenente al gruppo degli Herpesvirus ed è molto diffuso in tutto il mondo, può essere trasmesso tramite l’inalazione o l’ingestione di goccioline di saliva o di muco, e in rari casi mediante il contatto con l’urina. Se viene contratto in gravidanza, può colpire il feto (infezione congenita) e causare, in circa il 30-40% dei casi, danni già evidenti alla nascita in circa il 20% dei feti infetti.
● Toxoplasmosi: è una malattia provocata dall’infezione di un parassita, il Toxoplasma gondii, che può trasmettersi all’uomo attraverso gli animali, in particolare i gatti, il cibo, carne cruda di maiale e di pecora, vegetali contaminati da feci di gatto. Di solito non causa sintomi negli adulti, ma può essere molto pericolosa per le donne in gravidanza, per i rischi che può avere sul feto (aborti o problemi di sviluppo mentale).
Cosa fare per evitare di contrarre un’infezione in gravidanza?
Si possono ridurre le possibilità di contrarre un’infezione in gravidanza attraverso alcuni accorgimenti:
● Lavare spesso le mani, soprattutto dopo aver preparato il cibo, ma anche dopo aver usato il bagno, cambiato i pannolini, fatto giardinaggio, toccato immondizia o animali.
● Evitare di condividere cibi, bevande o utensili per mangiare con altre persone.
● Prestare molta attenzione alla sicurezza alimentare e mangiare solo cibi lavati e di cui si conosce la provenienza.
● Evitare le punture di zanzara usando spray per insetti, indossando pantaloni e maniche lunghe.
● Usare un preservativo durante i rapporti sessuali se c’è la possibilità che il partner sessuale abbia un’infezione che potrebbe trasmettere.
● Evitare di viaggiare nei Paesi in cui potresti contrarre infezioni gravi.
● Evitare di toccare animali selvatici.
● Evitare di pulire la lettiera di un gatto, oppure utilizzare sempre i guanti e lavare le mani subito dopo.
● Assicurarsi che le persone che si hanno intorno siano vaccinate contro le infezioni più comuni.
Come vengono trattate le infezioni in gravidanza?
Il trattamento dipende da diversi fattori, come il tipo di infezione, la possibilità che il virus venga trasmesso al feto, o le conseguenze che può avere sulla mamma. Sarà lo specialista, in base alla singola situazione, a decidere la cura migliore.
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