L’artrosi è una malattia degenerativa – la più diffusa tra quelle reumatiche – dovuta all’usura e all’invecchiamento della cartilagine che riveste le superfici ossee articolari ed ha lo scopo di distribuire uniformemente il carico meccanico sull’articolazione. Non a caso le articolazioni maggiormente colpite sono la colonna vertebrale lombare, le anche le ginocchia.
La sintomatologia dell’artrosi è caratterizzata da dolore, rigidità e limitazione funzionale delle articolazioni coinvolte.
L’attività fisica consente di attenuare il dolore e migliorare la mobilità articolare, anche se alcuni pazienti tendono a diminuire i movimenti (pensando così di preservare le proprie articolazioni), senza sapere che in realtà, in questo modo, aumentano la rigidità e l’atrofia muscolare creando quindi un circolo vizioso.
Fare attività fisica, infatti, è molto importante per i pazienti che soffrono di artrosi, ma come scegliere quella giusta?
Ce ne parla la dott.ssa Luisa Forteleoni, fisiatra presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola.
Scopri il nuovo Centro FisioterapicoPerché fare movimento fa bene ai pazienti con l’artrosi?
I maggiori vantaggi che si ottengono sono il miglioramento della mobilità delle articolazioni e della forza /elasticità muscolare.
Ciò, oltre ad alleviare il dolore articolare, consente anche di migliorare la postura e prevenire quindi tutti quei dolori “secondari” dovuti proprio all’assunzione di posizioni scorrette a causa della rigidità articolare.
Inoltre, l’attività fisica stimola il rilascio di endorfine, sostanze chimiche che influenzano positivamente sia il tono dell’umore che la percezione del dolore.
Infine, praticare con regolarità sport aiuta a migliorare l’equilibrio, la coordinazione neuro-muscolare e progressivamente anche la resistenza allo sforzo fisico.
Lo sport aiuta anche a prevenire l’artrosi?
Sì, poiché l’attività fisica aiuta a contrastare l’aumento di peso, uno dei fattori che può determinare la progressione ma anche l’insorgenza dell’artrosi poiché i chili in eccesso aumentano il carico sulle articolazioni, usurandole.
Inoltre, il movimento consente il mantenimento di un’adeguata elasticità muscolare e di conseguenza della flessibilità articolare.
Non bisogna infatti dimenticare che la cartilagine non riceve ossigeno e nutrimento dal sangue, come gli altri tessuti corporei, ma dal liquido sinoviale in cui è immersa all’interno dell’articolazione, la cui produzione viene stimolata proprio dal movimento articolare.
Qual è la giusta attività fisica per l’artrosi?
È sempre importante consultare il medico per sapere quali attività fare in base alla propria condizione, ma in generale possiamo dire che l’attività fisica più adatta per i pazienti affetti da artrosi è l’esercizio aerobico a intensità lieve-moderata come, ad esempio, il nuoto, l’acquagym o la bicicletta, ed in generale tutte attività che riducono il carico sulle articolazioni come ad esempio le attività volte ad incrementare coordinazione, flessibilità e tono muscolare come la ginnastica dolce, il pilates, lo stretching, lo yoga, il Tai-Chi e, perché no, anche il ballo.
Ogni quanto bisognerebbe fare sport?
Le Linee Guida internazionali suggeriscono un minimo di 150 minuti di allenamento settimanale, che corrispondono a poco più di 20 minuti al giorno o 50 minuti 3 volte alla settimana.
Tuttavia, è possibile apprezzare dei miglioramenti in termini di riduzione della rigidità articolare, del tono e dell’elasticità muscolare anche con sessioni più brevi (ad esempio una passeggiata quotidiana o esercizi di stretching muscolare di 15-20 minuti), per cui va comunque incoraggiato il movimento a prescindere dalla sua durata.
Quali sport evitare con l’artrosi?
La risposta non è univoca, varia infatti in base alla localizzazione ed alla gravità della patologia artrosica. Tendenzialmente nei pazienti che soffrono di artrosi sono sconsigliati tutti gli sport intensi, più specificatamente quelli che comportano un impatto eccessivo sulle articolazioni colpite (ad esempio la corsa nei pazienti con grave artrosi di ginocchio o di anca).
Ogni caso andrebbe comunque valutato singolarmente da un professionista del settore.
Cosa fare in caso di dolore acuto?
In caso di dolore acuto è necessario mettere a riposo l’articolazione colpita evitando quindi il sovraccarico meccanico. Le attività “in scarico”, come ad esempio la cyclette o le attività in acqua, non sono invece controindicate.
L’utilizzo di farmaci antinfiammatori/analgesici è consigliato nelle fasi acute previa valutazione medica.
Quando è necessario consultare uno specialista?
È opportuno consultare uno specialista quando, nonostante un corretto stile di vita, il dolore e la rigidità articolare non tendono a migliorare impattando negativamente la qualità di vita del paziente.
Lo specialista, in base al livello di gravità dei sintomi, valuterà se consigliare al paziente una terapia farmacologica; eventuali accertamenti radiologici; un programma di trattamenti fisioterapici personalizzato; o se proporre terapie più invasive (infiltrazioni articolari con acido ialuronico; PRP; impianto di cellule staminali mesenchimali; trattamento chirurgico).
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