La bella stagione preferita dagli insetti per i loro attacchi alla nostra cute.
Gli effetti delle punture possono causare gonfiori e allergie alla pelle.
Occorre quindi prendere le dovute precauzioni per proteggersi da zanzare, zecche, api.
Per esempio, è consigliabile indossare maniche e pantaloni lunghi quando si passeggia in montagna, evitando i cespugli.
Per le zanzare, sarebbe buona norma evitare di percorrere zone lacustri e paludose o le pozze d’acqua stagnante.
Ne abbiamo parlato con il Dottor Stefano Ottolini, Aiuto Servizio di Pronto Soccorso presso l’Istituto Clinico Humanitas.
Che cosa fare quando si è punti da un insetto?
Bisogna considerare il tipo di puntura. Alcune punture di determinati insetti provocano rossori, edemi e prurito.
Altri tipi di insetti lasciano nella pelle un corpo estraneo, per esempio un pungiglione.
Occorre ispezionare bene la ferita e immergere la parte colpita sotto l’acqua corrente, per lenire il dolore e il fastidio.
Occorre anche disinfettare la ferita senza però strofinarla, per evitare di frammentare il pungiglione rendendo più difficile la sua estrazione.
Nel caso delle zecche, queste vanno rimosse con delicatezza, per scongiurare il rischio che si rompano.
Se, oltre a dolore e fastidio, comparissero sintomi più severi come eritemi, febbre, mal di testa, difficoltà respiratorie o tachicardia, allora è consigliabile recarsi al pronto soccorso.
Quali prodotti possono servire contro le punture d’insetto?
È importante usare i repellenti che prevengono le punture, sebbene non sia possibile proteggersi totalmente.
Esistono poi delle ottime pomate con una bassa concentrazione di cortisone.
Se le punture scatenano una reazione allergica molto grave, allora bisogna usare degli antibiotici ad ampio spettro oppure antistaminici a base di cortisone.
Per quanto riguarda, invece, i cosiddetti repellenti naturali, sul mercato sono a disposizione prodotti a base di estratto di geranio o di menta, altamente efficaci e senza controindicazioni.
Non sempre è facile riconoscere una puntura di insetto.
Spesso, infatti, non ci sono ponfi o gonfiori visibili.
Le punture da morso di zecche, per esempio, sono molto dolorose e possono avere le dimensioni di una capocchia di spillo.
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