Per molti pazienti con un problema alla tiroide, il controllo del peso è una delle complicazioni più difficili, sebbene rappresenti spesso un campanello d’allarme importante. Da una parte, infatti, troviamo l’ipertiroidismo, una condizione caratterizzata da un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei (tiroxina – T4 e triiodotironina – T3) che possono avere serie conseguenze sul metabolismo, portando a un’improvvisa perdita di peso correlata alla gravità della tiroide iperattiva.
Dall’altra parte, invece, una tiroide ipoattiva (ipotiroidismo), per cui risulta ridotta la produzione normale degli ormoni tiroidei, è generalmente associata ad un certo aumento di peso, dovuto principalmente all’accumulo eccessivo di sale e acqua.
Ce ne parla la dottoressa Ieva Gailyte Grassano, endocrinologa e diabetologa presso gli ambulatori Humanitas Medical Care di Lainate e Arese.
In che modo l’ormone tiroideo regola il metabolismo?
L’ormone tiroideo regola il metabolismo attraverso diversi meccanismi:
- Aumentando il consumo di ossigeno (stimolano la produzione di enzimi coinvolti nella produzione di energia nelle cellule)
- Regolando la sintesi proteica (influenzano la sintesi proteica, aumentando la produzione di proteine, che sono essenziali per il mantenimento e la crescita dei tessuti)
- Regolando il metabolismo dei carboidrati e dei lipidi (possono influenzare la sensibilità all’insulina, aumentando l’assorbimento di glucosio da parte delle cellule, oltre a promuovere l’utilizzo dei lipidi come fonte di energia)
- Stimolando la termogenesi (possono aumentare la produzione di calore nel corpo attraverso la termogenesi, contribuendo all’aumento del metabolismo)
- Influenzando il sistema nervoso centrale, l’umore, l’attenzione e la risposta allo stress.
Quali sono i sintomi dell’ipertiroidismo?
I sintomi che possono comparire in caso di ipertiroidismo sono diversi e includono:
- calo ponderale e aumento dell’appetito
- tachicardia, aritmie o palpitazioni
- ansia, nervosismo e irritabilità
- tremori e sudorazione intensa
- irregolarità mestruali
- disfunzione erettile
- intolleranza al caldo
- disturbi intestinali (diarrea)
- stanchezza e debolezza muscolare
- disturbi del sonno
- assottigliamento della pelle e capelli fragili.
Cosa causa l’ipertiroidismo?
Tra le più comuni ci sono il morbo di Graves (una malattia autoimmune che tende a manifestarsi soprattutto nelle donne di giovane età), i noduli tiroidei (l’adenoma tossico e il gozzo multinodulare tossico, noto anche come malattia di Plummer) e le tiroiditi (infiammazioni che portano al rilascio nel sangue dell’ormone immagazzinato nella tiroide).
Tuttavia, anche l’assunzione di alcuni farmaci (interferone, amiodarone) può portare all’ipertiroidismo.
Con quali sintomi si manifesta l’ipotiroidismo?
I sintomi variano in base all’età in cui insorge la malattia, alla sua durata e gravità. Tra quelli più comuni, oltre all’aumento di peso, si possono annoverare:
- debolezza muscolare e stanchezza eccessiva
- intolleranza al freddo
- difficoltà di concentrazione
- gonfiore del volto e secchezza della pelle.
- stipsi
- rallentamento del battito cardiaco
- ciclo mestruale irregolare
- tendenze depressive (a causa della carenza di ormoni tiroidei può avere anche un’influenza sull’umore).
I kg persi durante lo stato di ipertiroidismo possono essere recuperati quando viene trattata la malattia.
Cosa causa l’ipotiroidismo?
Le cause dell’ipotiroidismo possono essere congenite, quindi presenti sin dalla nascita o acquisite, ovvero causate da altre condizioni (tiroidite autoimmune; terapie con iodio radioattivo o particolari farmaci; rimozione chirurgica della tiroide).
Quanto peso bisogna aspettarsi di prendere una volta trattato l’ipotiroidismo?
Come nel trattamento dell’ipertiroidismo, il trattamento dello stato anomalo di ipotiroidismo con l’ormone tiroideo determina un ritorno del peso corporeo a quello che era prima dello sviluppo dell’ipotiroidismo.
Come vengono diagnosticati ipertiroidismo e ipotiroidismo?
La diagnosi prevede una valutazione della storia clinica e delle condizioni fisiche del paziente e la misurazione dei livelli circolanti di FT3, FT4, TSH (l’ormone che regola la secrezione degli ormoni tiroidei) e degli anticorpi anti-tiroide (TRAb, Ab-TPO, Ab-Tg).
Infine, può essere inoltre necessario procedere alla scintigrafia tiroidea e allo studio ecografico della tiroide.
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