La prevenzione del melanoma, un tumore che origina nella cute e che negli ultimi anni ha visto aumentare la sua incidenza, inizia con l’esame della propria pelle, facendo attenzione non solo alle condizioni dei nei già esistenti, ma anche ai nuovi segni che sono comparsi su di essa. Secondo recenti ricerche, infatti, è da queste lesioni che si sviluppa circa il 70% dei melanomi.
Ne parliamo con il dottor Riccardo Borroni, dermatologo di Humanitas.
Com’è possibile ispezionare da soli la propria cute?
“In una stanza ben illuminata, davanti a uno specchio che permetta di osservare l’intera superficie corporea e tenendo un piccolo specchio a portata di mano”, risponde lo specialista. E aggiunge: “Occorre esaminare, in particolare, la schiena e le parti più nascoste, come i cavi ascellari, il solco intergluteo, i genitali, gli spazi interdigitali e le unghie di mani e piedi. Per controllare il cuoio capelluto, invece, è meglio ricorrere all’aiuto di un’altra persona che scosterà i capelli con un pettine o un asciugacapelli”.
Quando e con quale periodicità va fatta la visita dermatologica?
“La visita dermatologica di prevenzione del melanoma è indicata, in generale, per tutti gli adulti e per i bambini dopo la pubertà, una volta l’anno”, precisa il dottore. Sarà il dermatologo a valutare, caso per caso, se sono necessari controlli più ravvicinati nel tempo oppure mirati su alcuni nei rispetto a tutti gli altri.
In che modo avviene il controllo da parte dello specialista?
“Mediante un particolare strumento chiamato microscopio a epiluminescenza o, più semplicemente, dermatoscopio”, spiega Borroni. Il dermatologo può riconoscere a occhio nudo le caratteristiche non ancora visibili di un neo. In questo modo, da un lato egli può formulare la diagnosi certa di melanoma (che richiede il trattamento chirurgico), dall’altro può evitare l’asportazione non necessaria di lesioni innocue, ma apparentemente preoccupanti.
Chi è maggiormente a rischio di sviluppare un melanoma?
Deve prestare maggiore attenzione alla prevenzione del melanoma chi:
- presenta una combinazione di carnagione chiara, capelli rossi o biondi, occhi azzurri o verdi e tendenza alle scottature solari;
- ha più di cinquanta nei;
- è andato incontro a scottature solari durante l’infanzia;
- ha parenti di primo grado che hanno avuto un melanoma.
Quali sono le caratteristiche di una lesione che fanno sospettare un melanoma?
“La ‘regola dell’ABCDEEE’ – conclude il dottor Borroni – permette di identificare una lesione pigmentata sospetta, che deve essere portata all’attenzione del dermatologo senza attendere il controllo periodico”:
- Asimmetria – una linea immaginaria divide il neo in due metà che sono diverse per forma o per colore.
- Bordi irregolari, frastagliati, indentati.
- Colore disomogeneo: presenza di più di un colore (ad esempio, marrone chiaro e marrone scuro, nero e marrone, rosa e marrone, grigio e marrone ecc.).
- Diametro maggiore di 6 millimetri.
- Evoluzione nel tempo (settimane o mesi) di una o più caratteristiche.
- Elevazione, rispetto alla superficie cutanea, di una parte o di tutto il nevo.
· Emorragia spontanea, cioè sanguinamento che non sia provocato da un traumatismo involontario.
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