La Pet-therapy, letteralmente la “terapia dell’animale da affezione”, è una pratica di supporto alle terapie tradizionali e si basa sugli effetti benefici per la salute derivanti dall’interazione tra piccoli animali e l’uomo.
Le situazioni patologiche per cui si ricorre a questa cura vanno dai disagi psicologici a quelli di natura fisica: disabilità, depressione, disturbi comportamentali o dell’alimentazione e autismo ne sono alcuni esempi.
Gli esperti di Humanitas ci spiegano l’importanza dello straordinario rapporto uomo-animale.
Che cos’è la Pet-therapy?
La Pet-therapy è una terapia che prevede l’impiego delle innate capacità terapeutiche di animali domestici per la cura di disturbi psico-fisici in particolari categorie di persone.
Riconosciuta ufficialmente negli anni Sessanta e impiegata dapprima in America nei manicomi criminali e per la cura dei disturbi infantili, ultimamente è stata oggetto di studi nell’ambito medico-scientifico per valutarne l’effettiva efficacia dopo i riscontri molto positivi.
Quali sono gli effetti benefici di questa terapia?
È stato dimostrato che la relazione che s’instaura fra un animale e una persona malata produce nel malato un benessere sia psichico sia fisico. Infatti, si verificano i seguenti effetti:
- incremento del livello di neurotrasmettitori, quali adrenalina e dopamina, con benefici ritorni sull’umore e sullo stato psicologico;
- diminuzione della pressione sanguigna e con essa il ritmo cardiaco e respiratorio;
- valori inferiori di colesterolo e trigliceridi;
- riduzione degli stati d’ansia, di stress, di paura e di sindromi depressive;
- aumento dell’autostima e della socializzazione;
- miglioramento dell’insonnia e di sindromi dolorose (in associazione all’uso terapeutico);
- stimolo al gioco e al movimento e, di conseguenza, riduzione della sedentarietà;
- aumento dell’interazione sociale;
- riduzione dei tentativi di suicidio.
Perché il legame uomo-animale ha effetti benefici?
Gli animali da compagnia sono di fondamentale aiuto per particolari categorie di persone: i bambini, gli anziani, i soggetti con disabilità o disturbi psichiatrici.
Il principio fondamentale su cui si basa la Pet-therapy è sicuramente quello emotivo: maggiore è il legame uomo-animale, tanto più favorevole sarà l’esito della terapia. Un rapporto affettivo intenso può incidere positivamente sul carattere, sul comportamento sociale, sulle relazioni. Inoltre, prendersi cura dell’animale aiuta a sviluppare il senso di responsabilità (per questo è particolarmente importante per i bambini insicuri o gli adulti che abbiano perso la fiducia in loro stessi) e allevia la solitudine.
Quali sono gli animali più indicati?
Poiché la Pet-therapy è a tutti gli effetti una cura, non può prescindere dalla presenza di uno staff medico adeguatamente formato e da una scelta accurata dell’animale in funzione degli obiettivi prefissati. Vengono impiegati animali da compagnia, principalmente cani e gatti, in possesso di determinati requisiti sanitari e comportamentali: devono essere socievoli, amanti del gioco, con buone capacità di interazione e predisposizione al contatto fisico.
Ci possono essere controindicazioni?
È sconsigliata in soggetti immunodepressi, poiché gli animali sono un potenziale veicolo di malattie, a chi ha paura o è allergico agli animali.
La Pet-therapy può sostituire le altre terapie?
Assolutamente no. La Pet-therapy nasce e si sviluppa come terapia aggiuntiva, quindi di supporto a quelle tradizionali in atto (cure farmacologiche, psicoterapia, fisioterapia) per facilitarne il decorso positivo.
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