Perdere i capelli, specie durante determinati periodi dell’anno, è del tutto normale. Tuttavia, dietro ad una caduta, talvolta può esserci un problema specifico. In questo caso è necessario intervenire tempestivamente per iniziare una terapia che possa risolvere il problema prima che possa peggiorare, con una visita tricologica, finalizzata a valutare le anomalie che interessano il cuoio capelluto e i capelli e che possono portare alla caduta dei capelli stessi.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Maria Antonella Spurio, dermatologa presso il centro Humanitas Medical Care di Monza.
Quando la perdita dei capelli è “anormale”?
In media ogni persona perde da 50 a 100 capelli al giorno. Viene consigliato di rivolgersi ad un dermatologo, per una visita tricologica, quando:
- si inizia a notare una maggiore perdita dei capelli
- si ha prurito intenso al cuoio capelluto
- si osserva desquamazione del cuoio capelluto
- i capelli sembrano più sottili e opachi
- ci sono casi di calvizie (alopecia androgenetica) in famiglia
Quali possono essere le possibili cause dietro ad una caduta eccessiva dei capelli?
Tra le varie cause che possono influire sulla perdita di capelli troviamo:
- Stress: può essere fisico (per esempio nel periodo post-partum), o psicologico (come a causa di un trauma o un lutto)
- Cattiva alimentazione (carente di proteine, frutta, verdura, legumi, uova o ricca di grassi)
- Alopecia androgenetica (riguarda il 70% degli uomini e il 40% delle donne)
- Problemi alla tiroide
- Decolorazioni e tinte frequenti
- Utilizzo scorretto di phon, piastre o elastici per capelli (troppo stretti)
- Patologie infiammatorie (es. lupus) o autoimmuni (es. alopecia areata)
Quando rivolgersi allo specialista?
La visita tricologica non deve essere programmata solo in presenza di patologie gravi (come l’alopecia) ma anche nel caso di anomalie come diradamento, perdita eccessiva dei capelli, cambiamenti nella struttura, problemi al cuoio capelluto.
A che cosa serve la visita tricologica?
La visita tricologica permette di indagare tutte quelle patologie legate ai capelli e alla cute, come:
- Capelli fragili
- Cute e capelli secchi o grassi
- Calvizie, alopecia androgenetica
- Alopecia areata, dermatite seborroica,
- Follicolite
- Forfora
- Psoriasi
Come funziona la visita tricologica?
La visita tricologica è un esame diagnostico col fine di valutare la presenza di patologie del cuoio capelluto e del fusto dei capelli; è una visita indolore non invasiva. Essa comprende un’anamnesi, cioè la raccolta di tutte le informazioni utili che riguardano il problema tricologico (per esempio, da quanto tempo è presente, le eventuali associazioni con altre patologie e le possibili cause osservate, etc). Si passa poi all’esame clinico con una valutazione macroscopica della radice dei capelli. Si eseguono esami come ul pull test, il test della scriminatura, la dermoscopia con epiluminescenza. Ulteriori esami sono il tricogramma, wash test, sebometria, tricometria, fino alla biopsia cutanea.
È importante la valutazione dello stato di salute generale, che può richiedere esami ematochimici mirati per rilevare eventuali patologie e carenze vitaminiche e sali minerali.
È possibile intervenire sulla caduta dei capelli?
Dopo un’accurata visita con accertamenti è possibile intervenire con cure e trattamenti dermo – cosmetologici e/o farmacologici, sia locali, come shampoo, lozioni, iniezioni intradermiche, che per via generale come integratori e farmaci. Importanti sono i consigli per migliorare e correggere le abitudini quotidiane che riguardano l’igiene, i trattamenti cosmetologici ed estetici, la protezione dagli agenti esterni.
I consigli della specialista
È consigliabile una visita tricologica nel check up periodico, almeno una volta, per definire lo stato di salute del cuoio capelluto e dei capelli. È una prevenzione per curare tempestivamente la perdita dei capelli e patologie come dermatiti, psoriasi, e altre forme patologiche che andrebbero trascurate con seguente peggioramento.
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