Hai sempre freddo? Potrebbe trattarsi di un problema alla tiroide, una ghiandola che si trova nella parte anteriore del collo che ha il compito di produrre l’ormone tiroideo. Se poco attiva (o mal funzionante), questa ghiandola potrebbe non produrre ormoni a sufficienza (ipotiroidismo), facendo rallentare il tuo metabolismo e rendendoti più sensibile alle basse temperature.
Ne abbiamo parlato con il Professor Andrea Lania, Endocrinologo presso il centro Humanitas Medical Care De Angeli a Milano e Docente di Humanitas University.
Dottore, quando il freddo è sintomo di ipotiroidismo?
La tiroide è una ghiandola endocrina che si trova alla base del collo (tra la laringe e la trachea) con il compito di produrre gli ormoni che contribuiscono alla regolazione del metabolismo e la termogenesi.
La ghiandola tiroidea è infatti tra i principali sistemi deputati al mantenimento della nostra temperatura corporea. Ma cosa succede se non funziona bene? L’eccesso di questi ormoni (ipertiroidismo), può portare ad un aumento del metabolismo basale che ha come conseguenza un innalzamento della temperatura; mentre una loro carenza (ipotiroidismo), può portare ad una maggior sensibilità al freddo, o ad altri sintomi, come stanchezza o gonfiore generale.
Che cos’è l’ipotiroidismo?
L’ipotiroidismo è una condizione caratterizzata da una riduzione della normale produzione degli ormoni tiroidei, con un impatto negativo sulla funzione di organi e tessuti periferici.
Come dicevamo, infatti, gli ormoni tiroidei, contribuiscono non solo al funzionamento del metabolismo basale, ma anche a quello dell’apparato cardiovascolare, del sistema nervoso, all’equilibrio del metabolismo lipidico e a mantenere un corretto ritmo del sonno.
Quali sono i sintomi dell’ipotiroidismo?
I sintomi variano in base all’età in cui insorge la malattia ma anche in base alla sua gravità. I problemi tendono a svilupparsi lentamente, spesso nell’arco di qualche anno. Oltre all’intolleranza al freddo, quelli più comuni comprendono:
· difficoltà di concentrazione;
· stanchezza;
· eccessiva debolezza muscolare;
· aumento di peso;
· gonfiore del volto;
· secchezza della pelle.
In contemporanea, potrebbero svilupparsi anche altri sintomi, come:
· stipsi;
· rallentamento del battito cardiaco;
· ciclo mestruale irregolare nelle donne;
· alterazione dell’umore.
Quali sono le principali cause di ipotiroidismo?
L’ipotiroidismo può essere presente sin dalla nascita (ed essere quindi congenito), o svilupparsi in età adulta, a causa di determinati fattori come una tiroidite autoimmune, terapie con lo iodio radioattivo, l’assunzione di farmaci come l’amiodarone, o la rimozione chirurgica della tiroide.
Come viene diagnosticato l’ipotiroidismo?
Gli esami diagnostici che permettono di individuare l’ipotiroidismo sono quelli che esplorano la funzionalità tiroidea (TSH, FT4 e gli autoanticorpi specifici) e l’ecografia tiroidea.
Come può essere trattato l’ipotiroidismo?
La terapia è di tipo farmacologico e prevede l’assunzione della levotiroxina (il principale ormone tiroideo), un farmaco che permette di riequilibrare l’attività della tiroide e quindi determinare un miglioramento della qualità di vita e del tono dell’umore del paziente.
Il dosaggio del farmaco dipende dalla condizione clinica del paziente e può cambiare nel tempo, ma dal momento in cui inizia la terapia, il paziente deve assumerla per il resto della sua vita.
Se non trattato adeguatamente, l’ipotiroidismo può infatti avere effetti anche gravi per la salute del paziente
È possibile prevenire l’ipotiroidismo?
Non è possibile prevenire l’ipotiroidismo, ma si possono adottare buone abitudini, partendo dalla scelta di una sana e corretta alimentazione che fornisca un apporto adeguato di iodio.
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