Perché ho sempre freddo alle mani e ai piedi?

Nella stagione invernale si assiste anche ad un progressivo abbassamento delle temperature. Spesso abbiamo bisogno di qualche settimana per acclimatarci del tutto, specie se arriviamo da un periodo estivo – come quello degli ultimi anni – caratterizzato da un grande caldo. Tuttavia, alcune persone sembrano non abituarsi mai. È una cattiva circolazione o solo freddo?

Lo abbiamo chiesto al dottor Marcello Ghezzi, angiologo presso l’ambulatorio di Chirurgia Vascolare di Humanitas Medical Care Arese

Cosa può causare un’ipersensibilità al freddo?

Durante la stagione invernale, può essere difficile capire se il freddo costante (specie a mani e piedi) è dovuto solo al clima rigido oppure se stanno intervenendo anche problemi di interesse vascolare. Quando si abbassano le temperature, infatti, il nostro corpo riduce automaticamente la portata circolatoria superficiale in alcuni distretti per mantenere caldi gli organi interni. E’ una risposta del tutto fisiologica. Per questo è normale sentire le dita delle mani e dei piedi ghiacciate se ci troviamo all’aperto, ma se questi sintomi continuano anche quando ci troviamo al caldo, potrebbero indicare un problema di salute da non sottovalutare.

Fra le principali cause dell’ipersensibilità al freddo possiamo elencare:

·  Anemia

·  Diabete

·  Ipertiroidismo

·  Alcuni farmaci

·  Abitudine al fumo

·  Cardiopatie

.    Ipotensione Arteriosa

Un argomento a parte è rappresentato dal Fenomeno di Raynaud, una particolare condizione, non molto frequente, caratterizzata dall’eccessivo e anomalo restringimento del microcircolo periferico in presenza di stimoli scatenanti (sbalzi di temperatura, emozioni intense, stress, anche abitudine al fumo, ad ogni livello), che alterano il flusso sanguigno nelle zone periferiche del nostro organismo (le dita). Il Fenomeno tuttavia merita una trattazione separata, per la complessità dell’argomento.

Quali sono i sintomi di una cattiva circolazione?

I sintomi di una cattiva circolazione possono includere:

·  come detto, una persistente ipotermia delle estremità, accompagnata spesso da alterazioni della sensibilità

·  cambiamenti nel colore della pelle

·   vene varicose

·  ulcere agli arti inferiori 

·  edema, prevalentemente agli arti inferiori

·  crampi alle articolazioni o ai muscoli

.    sensazione di stanchezza o dolore muscolare agli arti inferiori, che insorge durante la deambulazione, con riduzione dell’autonomia di marcia

·  perdita di memoria e difficoltà a concentrarsi

Quali sono i rischi di una cattiva circolazione?

Se non viene diagnosticata e curata precocemente la malattia prosegue nella sua naturale evoluzione, portando ad alterazioni dei tessuti per riduzione dell’ossigeno circolante.

Quando è necessario rivolgersi ad uno specialista?

Una visita specialistica, solitamente correlata ad esame ecocolordoppler contestuale è in grado di accertare in poco tempo se le manifestazioni cliniche accusate sono secondarie ad una patologia vascolare, o quanto meno ad escluderla, indirizzando il paziente ad ulteriori approfondimenti. 

Cosa posso fare questo inverno se ho una cattiva circolazione?

Ecco alcuni consigli, in linea generale, che potresti seguire durante l’inverno:

1. Smetti di fumare

2.  Fai attività fisica per almeno 30 minuti al giorno

3. Bevi molta acqua

4. Evita cibi grassi e salati e segui una dieta sana

5.  Controlla il tuo peso

6.    Cerca di evitare prolungate posture cosiddette “a rischio”, per esempio lo stare a lungo seduto con gli arti inferiori scarsamente mobilizzati.

7. Controlla il tuo stress

8. Non appoggiare mai estremità fredde su fonti di calore

9.  Attenzione ad utilizzare le calze elastiche! Il presidio, indicato per la cura dell’insufficienza venosa e delle manifestazioni trombotiche venose, va indossato solo se lo Specialista ha escluso patologie delle arterie.

In ogni caso, sarà lo specialista in via definitiva a fornire tutti i consigli terapeutici, sulla base di quanto riscontrato all’esame clinico e strumentale.

Chirurgia Vascolare
Dr. Marcello Ghezzi
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