L’orticaria è una patologia della pelle caratterizzata dalla comparsa di pomfi, rilievi di varia dimensione, rossi o pallidi, solitamente molto pruriginosi. Nella maggior parte dei casi, i pomfi insorgono spontaneamente, guarendo in 24 ore e senza lasciare esiti. Tuttavia, quando il pomfo scompare, spesso ne compaiono altri in un’altra area della pelle.
Ne parla il dottor Giovanni Paoletti, allergologo in Humanitas Medical Care.
“L’orticaria interessa gli strati più superficiali della cute, ma talvolta si può associare ad angioedema, contraddistinto dal gonfiore degli strati più profondi dell’epidermide – chiarisce il medico -. Si distinguono una forma acuta, che ha una durata inferiore alle sei settimane, e una forma cronica che si prolunga oltre le sei settimane e in alcuni casi anche per anni”.
Le cause: allergie, infezioni e tanto altro
“Il meccanismo immunopatologico alla base della comparsa dell’orticaria non è ancora del tutto conosciuto. È noto che secondariamente all’attivazione di molteplici meccanismi infiammatori si liberano mediatori, come l’istamina, responsabili della formazione dei pomfi e del prurito. Gli stimoli che possono essere implicati nello sviluppo dell’orticaria sono diversi: dal cibo ai farmaci, da germi a punture di imenotteri, ma anche stimoli fisici, malattie oncologiche o i disturbi immunitari”.
Trattamenti e cure?
“Esistono diversi farmaci per controllare l’orticaria e i suoi fastidiosi sintomi – aggiunge l’allergologo -:i più noti sono gli antistaminici, che vengono utilizzati come farmaci sintomatici per tutte le forme di orticaria mentre altre molecole, come alcuni farmaci biologici, vengono utilizzati nei casi di orticaria cronica idiopatica (quindi senza una causa eziologica identificata) con lo scopo di curare questa particolare forma di malattia”.
Quando rivolgersi al medico?
“La diagnosi clinica di orticaria si basa sull’osservazione dei pomfi e sull’accessoria presenza dell’angioedema – spiega il dottor Paoletti -. È utile rivolgersi al medico allergologo se il quadro di orticaria si prolunga nel tempo, così da poter escludere malattie concomitanti di varia natura (infettiva, autoimmune o tumorale), capire se il paziente ha identificato possibili specifiche cause che scatenano l’orticaria (allergia agli alimenti, farmaci, imenotteri ecc.) e infine identificare le forme di orticaria cronica idiopatica”, conclude.