La rottura del menisco è tra gli infortuni più comuni del ginocchio, specialmente nei soggetti che praticano sport. Tuttavia, queste lesioni non sono legate solo ad un evento traumatico, ma possono essere anche di tipo degenerativo, come conseguenza del normale processo di usura.
Ne abbiamo parlato con il dottor Tommaso Bonanzinga, ortopedico presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.
Cos’è il menisco?
Il menisco è una sorta di cuscinetto di fibrocartilagine che si trova tra femore e tibia, ed è posizionato sul lato interno e laterale del ginocchio. La sua funzione è quella di ammortizzare i movimenti e dare stabilità all’articolazione.
Quali sono le cause della lesione al menisco?
Le cause sono principalmente due, di tipo traumatico o degenerativo.
· Lesioni traumatiche: sono frequente nei soggetti giovani tra i 15 e i 35 anni, e sono spesso causate da una torsione durante un’attività sportiva.
· Lesioni degenerative: in genere interessano le persone dai 40 anni (e diventano più frequenti con l’aumentare dell’età), che hanno svolto o svolgono lavori o sport che mettono continuamente sotto stress le ginocchia (inginocchiarsi, accovacciarsi o usare spesso le scale). Altre cause possono essere: sovrappeso, scarsa forma fisica, debolezza muscolare.
Quali sono i sintomi della lesione al menisco?
Le lesioni traumatiche del menisco hanno mostrato spesso una risposta infiammatoria più elevata rispetto a quelle degenerative che si sviluppano più gradualmente con meno sintomi.
Il segnale principale della lesione traumatica al menisco è un dolore acuto che può manifestarsi a seguito di uno ‘schiocco’ avvertito a livello dell’articolazione; nella lesione degenerativa, invece, il dolore è correlato a determinate attività e generalmente migliora con il riposo.
Altri sintomi possono essere:
– Gonfiore dell’articolazione
– Blocchi articolari che impediscono di flettere o stendere il ginocchio
– Perdita di forza del quadricipite
– Limitazioni funzionali
Le lesioni traumatiche e degenerative vengono trattate allo stesso modo?
Dal momento che le cause responsabili delle lesioni traumatiche e degenerative sono così differenti fra loro, allo stesso modo, anche il loro trattamento si differenzia. Proprio per questa ragione, è importante considerare sempre con attenzione la storia della lesione riferita dal paziente unendo ad essa un’accurata valutazione clinica ortopedica.
Quali sono i trattamenti possibili?
L’approccio alle lesioni meniscali degenerative è generalmente conservativo e si basa principalmente su sedute di fisioterapia – mirata al rinforzo muscolare e al recupero del ROM (range of motion, ampiezza di movimento) articolare – spesso associate a tecniche strumentali quali, ad esempio, la tecarterapia o la laserterapia. In alcuni casi, per migliorare la funzionalità articolare si è dimostrato utile eseguire anche cicli di infiltrazioni intrarticolari con acido ialuronico.
Al contrario, l’approccio alle meniscopatie traumatiche si avvale nella maggior parte dei casi della chirurgia. Trattandosi di una chirurgia eseguita prettamente in artroscopia, l’intervento può essere definito mini-invasivo, limitando i rischi di complicanze peri- e post-operatorie ed accorciando i tempi di recupero. A seconda del tipo di lesione, il chirurgo può rimuovere la porzione di menisco lesionata (meniscectomia selettiva) o eseguire, quando possibile, una vera e propria sutura dei due lembi (sutura meniscale), permettendone la riparazione e la conservazione completa.
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