La medicina funzionale focalizza il proprio interesse sui disturbi funzionali manifestati dal soggetto, ponendo l’accento sui meccanismi di regolazione e contro regolazione allo stress dei sistemi viventi. Si parte dunque dalla fisiologia e dalla funzione di un sintomo, per accompagnare il paziente in un percorso di consapevolezza che lo porterà al ripristino delle normali funzioni dell’organismo e al concetto di salute, ovvero “stato di benessere fisico, sociale e mentale e non semplicemente assenza di malattia”. Si parte da un’accurata anamnesi indagando patologie pregresse, patologie cronico degenerative presenti, stato nutrizionale del paziente, livello di attività fisica, qualità del sonno e si scava sempre più per avere un quadro completo. La richiesta di esami ematochimici e strumentali personalizzati sono funzionali al completamento del quadro clinico.
Oltre a curare patologie croniche già in atto, la medicina funzionale ha come obiettivo quello di concentrarsi sulla PREVENZIONE PRIMARIA elargendo a pazienti consigli nutrizionali, sullo stile di vita e aiutando a ridurre alcuni fattori di rischio come fumo e alcool. Viene poi motivato il paziente a correggere lo stile di vita, programmando una regolare attività fisica, e consigliando infine integratori, rimedi omeopatici, fitoterapici, e farmaci che contribuiscano a ridurre i sintomi e lo riportino a uno stato di benessere.
“Nella medicina funzionale – spiega la dott.ssa Laura Carbelllli dietologa di Humanitas – ogni paziente è unico e necessita di una terapia personalizzata; verrà accompagnato in questo percorso che lo aiuterà a ritrovare “la propria salute” e a prevenire tutte quelle patologie croniche che sono in aumento”.
Sappiamo infatti come, con l’allungamento della durata della vita, stiano incrementando patologie croniche (cardiocircolatorie, diabete mellito, Alzheimer, patologie autoimmuni, tumori) ma anche malesseri come: cefalea, artralgie, disturbi digestivi (gastrite, colite), sindrome ansioso depressive che possono essere affrontate e migliorate in modo funzionale, analizzando lo stile di vita del paziente.
Solo concentrandosi sulla prevenzione primaria e ripristinando le fisiologiche funzioni dell’organismo, potremo realmente rallentare l’insorgenza e l’evoluzione delle patologie croniche, e soprattutto migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti.
COMPLIANCE DEI PAZIENTI
Uno dei problemi emergenti, soprattutto nell’ambito dietologico, sembra essere la compliance a seguire le indicazioni nutrizionali, ma anche mantenere le sane abitudini (attività’ fisica, regolarità del sonno e dei pasti) che ci permettono di rimanere in “salute” e prevenire le patologie citate in precedenza. Per ovviare a questo problema, si consiglia un percorso dietologico con incontri scadenzati per ottimizzare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
E’ fondamentale, che chiunque voglia prevenire le patologie croniche, faccia un patto di amore verso se’ stesso, intraprendendo tale percorso con costanza e impegno.
Per garantire il raggiungimento di tale obiettivi, in caso di difficoltà a raggiungere le strutture e i centri dove vengono effettuate le visite, viene offerta la possibilità di monitorare il paziente tramite la Telemedicina.
Il PROGETTO DI TELEMEDICINA DI HUMANITAS
Durante l’emergenza legata al covid-19 è partito il progetto di telemedicina in alcuni ambiti internistici. L’ottimo risultato di tale progetto ci ha suggerito la possibilità di proseguire e utilizzarlo soprattutto in quelle discipline, come la dietologia, dove viene richiesto un accurato monitoraggio e una costanza da parte del paziente per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Molti dei pazienti anziani e fragili, per i quali diventano difficoltosi gli spostamenti, o tante persone che sono impossibilitate a causa di orari lavorativi intensi o problemi familiari, potranno usufruire della telemedicina evitando di perdere l’opportunità di proseguire in questo meraviglioso percorso di presa in cura di se’.
TELECONSULTO CONTROLLO: Sulla base delle delibere ufficiali sono incontri medico-paziente che hanno lo stesso significato clinico di una visita di controllo in presenza fisica, ovvero il caso di un paziente già noto al medico per una problematica già precedentemente discussa e diagnosticata in presenza fisica. Abbiamo definito per ogni bisogno clinico e diagnosi, cosa potesse essere gestito in telemedicina e cosa no. E’ la soluzione migliore per monitorare l’andamento di alcune condizioni cliniche.
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