Mangiare sushi fa bene?

Negli ultimi anni il sushi ha conquistato sempre più le tavole degli italiani. Considerato un piatto dietetico, nutriente e salutare, viene consumato anche più di una volta a settimana. Ma quali sono i rischi legati al consumo di pesce crudo e quanto se ne può mangiare?

Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa  Ilaria Velardi, biologa nutrizionista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care a Varese.

Quali sono i benefici del sushi?

Il pesce crudo contiene (rispetto al pesce cotto) una maggior quantità di omega-3, un acido grasso essenziale che può avere molti benefici sulla salute, per esempio, riducendo il rischio di diabete e malattie cardiache. Inoltre, non essendo sottoposto a cottura, aiuta a mantenere integre molte vitamine (A, B1, B2 e B5, C e D) e come il pesce cotto, garantisce un importante apporto di iodio, sodio, ferro, zinco e fosforo.

Il sushi è sicuro?

La sicurezza del pesce crudo dipende da numerosi fattori, prima di tutto, dal modo in cui viene pescato, trasportato e conservato. Generalmente, la cottura ad alta temperatura, è in grado di uccidere gli agenti patogeni che possono provocare infezioni da microorganismi o parassitosi (il tipo più diffuso è la parassitosi intestinale da Anisakis, un’infezione che provoca forti dolori addominali, vomito e nausea) ma, nel caso in cui venga consumato crudo, è necessario che il pesce, sia trasportato e conservato secondo le linee guida vigenti e venga abbattuto per un tempo minimo di ventiquattro ore a una temperatura di almeno -20° prima di essere mangiato, per eliminare la maggior parte dei rischi. Tale metodologia, obbligatoria per legge, prende il nome di “abbattimento”.

Inoltre, è fondamentale prestare attenzione ad un consumo eccessivo e massiccio di pesci di grosse dimensioni e grassi che potrebbero accumulare quantità considerevoli di metalli pesanti.

Il sushi è abbastanza nutriente per la nostra salute?

Il sushi, generalmente, è preparato – oltre che con il pesce – con riso, alghe, verdure, uova, frutta e farine varie che lo rendono un piatto altamente nutriente.

Il sushi è dietetico?

A livello nutrizionale, come per ogni categoria alimentare, il problema consiste nella quantità. Il sushi spesso viene utilizzato come pasto “sgarro”; ad oggi sono presenti molti ristoranti che presentano la formula “all you can eat” ovvero mangi quanto vuoi ad un prezzo fisso. Ovviamente con tale formula il sushi non diventa più dietetico.

Se invece si utilizza in maniera più controllata, può risultare un valido pasto, completo e gratificante.

I bambini possono mangiare sushi?

Il sushi può essere un valido escamotage per far consumare del pesce ai bambini: se non ci sono patologie importanti, è assolutamente consigliato. Ovviamente il consiglio è di prediligere piatti con pesce cotto, poiché il rischio non è mai nullo.

Chi non dovrebbe mangiare sushi?

È sconsigliato il consumo di sushi alle donne in gravidanza, in quanto alimenti poco cotti o non cotti possono portare a rischio di infezioni come ad esempio salmonella o toxoplasmosi che possono portare ad una interruzione della gravidanza.

Inoltre, devono prestare attenzione anche i soggetti con problemi tiroidei: assumere troppe alghe, utilizzate per preparare gli involtini o molta salsa di soia, può essere dannoso per la tiroide e comprometterne l’attività.

Troppo sushi fa male alla salute?

Come tutti gli alimenti, è sempre opportuno non esagerare.

Un’alimentazione equilibrata prevede anche il consumo di sushi, alternato però ad altre fonti proteiche e vegetali.

Biologa Nutrizionista
Dott.ssa Ilaria Velardi
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