Il tumore al seno, o tumore della mammella, è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile: nell’arco della sua vita circa una donna su otto può esserne interessata e la sua incidenza aumenta progressivamente con l’età, soprattutto a partire dai 40 anni.
“La buona notizia – afferma il dott. Gabriele Levrini, radiologo senologo Humanitas Medical Care – è che ormai da diversi anni si osserva una continua diminuzione della mortalità; se le neoplasie vengono individuate e intercettate in fase precoce, le possibilità di guarigione aumentano esponenzialmente ed i trattamenti risultano meno complessi ed impattanti sulla qualità di vita delle pazienti”.
Per offrire la migliore prevenzione, in Humanitas Medical Care di via Domodossola a Milano è possibile effettuare un esame di controllo completo che prevede l’esecuzione di mammografia (con il nuovo mammografo digitale con tomosintesi) ed ecografia mammaria, durante la stessa seduta e con referti immediati.
Il servizio è erogabile anche in convenzione con il S.S.N.
Dopo i 40 anni la mammografia è l’esame di riferimento, ma a volte non basta
“Molto spesso le nostre pazienti hanno dubbi sul tipo di esame da effettuare e sulla cadenza con cui effettuarlo” – prosegue il dott. Levrini – “Una volta superati i 40 anni, la mammografia è il test di diagnostica per immagini principale per studiare il seno: il più affidabile, quello che ha dimostrato la maggiore capacità di individuare anche le piccole neoplasie. Nonostante gli ulteriori progressi portati dal mammografo digitale con tomosintesi, tecnologia di ultima generazione che abbiamo adottato anche in Humanitas Medical Care Domodossola, in diversi casi risulta comunque necessario integrare l’esame mammografico con una ecografia mammaria”. In particolare:
- in presenza di un seno molto denso a prevalente componente fibroghiandolare (ad esempio, nelle giovani donne): in questi casi, la capacità diagnostica della tomosintesi tende ad avvicinarsi a quella della mammografia tradizionale.
- nel caso in cui la mammografia rilevasse qualche anomalia: in questo caso, il radiologo senologo si avvale dell’ecografia per caratterizzare meglio il dato.
La sola ecografia mammaria, superati i 40 anni, non è sufficiente: trova invece indicazione nelle donne con meno di 40 anni in presenza di condizioni particolari come ad esempio in caso di riscontro di un nodulo.
Mammografia digitale con tomosintesi: l’evoluzione della tradizionale mammografia
La mammografia digitale con tomosintesi – inclusa nell’esame mammo-ecografico di prevenzione senologica – è una evoluzione tecnologica della mammografia che, senza incrementare significativamente la dose di radiazioni ionizzanti, consente di visualizzare il seno in strati più sottili, superando uno dei limiti tradizionali della mammografia, ossia la sovrapposizione delle strutture dietro le quali possono celarsi piccoli tumori.
“Inizialmente – aggiunge il dott. Levrini – si pensava che questa nuova metodica potesse dare un contributo diagnostico rilevante solo nelle donne più giovani e con seno denso. In realtà, con l’accumularsi delle evidenze scientifiche, ci si è accorti che i miglioramenti diagnostici interessano anche le donne con un seno meno denso e a maggiore componente adiposa. La tomosintesi, in definitiva, si è dimostrata superiore alla metodica tradizionale in qualsiasi tipo di donna”.
Con quale cadenza effettuare gli esami di prevenzione senologica? Gli specialisti Humanitas Medical Care offrono indicazioni personalizzate
“In Humanitas Medical Care, all’interno dei referti (insieme alle conclusioni, ossia se il quadro risulta di normalità o se richiede approfondimenti) vengono specificate anche le raccomandazioni personalizzate per i controlli futuri. Quindi, se effettuarli a distanza di un anno o più, se effettuare periodicamente la sola mammografia o la combinazione di mammografia ed ecografia. Ciascuna donna riceve da noi le indicazioni che riteniamo più adatte nel suo specifico caso”.
L’indicazione più comune è di effettuare un esame di screening mammo-ecografico ogni 12/18 mesi. In assenza di particolari condizioni, l’intervallo tra due mammografie non deve comunque mai essere inferiore ai 12 mesi.
Perché rivolgersi ad Humanitas Medical Care per la prevenzione senologica?
“Il nostro valore aggiunto – conclude il dott. Levrini – è dato dall’essere professionisti dedicati e che lavorano anche presso l’Istituto Clinico Humanitas, in un contesto di Breast Unit certificata. Possiamo quindi offrire alle pazienti il supporto di cui necessitano in caso si rendessero necessari approfondimenti o provvedimenti terapeutici. Nel caso venga intercettata una patologia, possiamo farci carico di ogni bisogno e creare un percorso individuale di cura, con l’appoggio di una struttura che può offrire le migliori possibilità di trattamento.
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