Sebbene con il termine “mal di testa” tendiamo spesso a generalizzare qualsiasi dolore localizzato al capo, è bene sottolineare che non si tratta di un unico disturbo ma di una condizione medica che può avere cause diverse, sintomi, durate e trattamenti differenti. Se dura settimane o addirittura mesi, può essere definito cronico, e necessitare di una visita specialistica che ne indaghi la causa.
Ne abbiamo parlato con il dott. Maurizio Gaddo Quarti, neurologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.
Che cos’è il mal di testa?
Il mal di testa (o cefalea), è un dolore che può coinvolgere qualsiasi regione della testa. Può presentarsi su uno o entrambi i lati, variare natura e intensità, e manifestarsi in modo cronico, con una certa frequenza, o episodico.
Esistono diversi tipi di mal di testa, i più comuni sono rappresentati dalle “cefalee primarie” (o “essenziali”) mal di testa che non sono legati ad altre patologie ma che rappresentano esse stesse una vera e propria malattia, a volte legate a fattori ambientali, a scorrette abitudini di vita o a reazioni ormonali. Le più comuni comprendono:
- Cefalea tensiva: è la forma più comune e meno dolorosa di mal di testa. Può presentarsi in qualsiasi momento della vita, ma spesso è associata a periodi di forte stress.
- Emicrania: è una forma altamente invalidante caratterizzata da un coinvolgimento globale del paziente con nausea, vomito, capogiri, disequilibrio, dolore pulsante (di grado medio o grave) che interessa spesso una sola metà del cranio. Può essere preceduta da sintomi come disturbi visivi o parestesie (formicolio al volto o agli arti).
- Cefalea a grappolo: si può presentare con crisi frequenti (che possono durare da 15 minuti a 3 ore e ripetersi per mesi). Il dolore è sempre molto intenso e si accompagna a sintomi come congestione della congiuntiva (mucosa dell’occhio) e della narice del lato interessato.
Altre forme di mal di testa sono le cosiddette cefalee secondarie che derivano invece da altre condizioni, come febbre, otite, nevralgie e sinusiti ma anche tumori cerebrali, traumi, lesioni, o infezioni.
Quando il mal di testa è definito cronico?
Il mal di testa viene definito “cronico” quando persiste per 15 giorni o più al mese e per almeno 3 mesi.
Quali sono le cause del mal di testa cronico?
La cronicizzazione del mal di testa può essere causata da:
– Stress, ansia o depressione
– Disturbi del sonno (come apnee notturne)
– Abuso di caffeina
– Ipertensione
– Abuso di farmaci per controllare i sintomi
– Obesità
– Dolori cronici in altre sedi
– Patologie come ipotiroidismo, asma o allergie
Cosa fare se il mal di testa non passa?
Se il mal di testa non passa è importante sottoporsi ad una visita specialistica, per permettere al medico, attraverso un esame obiettivo, di capire la natura della cefalea.
In alcuni casi, lo specialista potrebbe richiedere al paziente di sottoporsi ad ulteriori esami diagnostici per identificare la natura del problema.
Quali sono gli esami impiegati per studiare il mal di testa?
Gli esami più comuni per indagare il mal di testa (oltre a quelli di laboratorio) sono:
- TAC al cranio: riproduce scansioni del cervello, creando una “mappa” delle strutture cerebrali.
- Risonanza Magnetica Nucleare (RMN): consente di studiare cefalee con andamenti atipici, deficit neurologici, demenze, tumori, e di valutare la presenza di altre patologie.
- Polisonnografia: viene consigliato a quei pazienti che presentano disturbi del sonno, cefalee notturne o del risveglio.
- Eco Color Doppler dei tronchi sovraortici: valuta lo stato della circolazione arteriosa diretta verso il cervello.
Come può essere trattato il mal di testa?
La terapia si basa su tre cardini:
- Rimozione dei fattori scatenanti (come alimentari, irregolarità del sonno, etc)
- Terapia all’attacco con farmaci elettivamente creati per questo (triptani)
- Terapia di prevenzione (quando indicato) con somministrazione di farmaci per la durata di 2-3 mesi che renda la comparsa di crisi emicraniche più rara e più lieve.
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