Per evitare un’eccessiva apprensione e inutili allarmismi, ogni donna deve imparare a conoscere il proprio seno e a interpretare i segnali che esso le invia attraverso la periodica autodiagnosi, che consiste nell’autopalpazione e nell’osservazione delle mammelle e dei capezzoli per quanto riguarda l’aspetto, la forma, il colore della pelle, al fine di individuarne precocemente i cambiamenti.
In ogni caso, questa importante forma di prevenzione deve comunque essere abbinata a una programmazione di esami strumentali a partire dai trent’anni.
La diagnosi precoce di una lesione maligna al seno permette di intervenire tempestivamente e di assicurare, nella maggioranza dei casi, una completa guarigione.
Ce ne parla la dottoressa Giovanna Masci, oncologa in Humanitas.
Su che cosa si deve basare una corretta prevenzione del tumore al seno?
È il tumore più frequente nella popolazione femminile e presenta un’incidenza diversa a seconda della fascia di età: fino a 49 anni circa quattro diagnosi su dieci sono di tumore mammario; fino a 69 anni e oltre, invece, l’incidenza cala (35% e 22% rispettivamente).
“La prevenzione primaria del tumore al seno va iniziata dopo la pubertà con l’adozione di uno stile di vita sano, che includa una corretta alimentazione, una regolare attività fisica ed escluda il fumo di sigaretta. La prevenzione secondaria prevede la prima ecografia mammaria dopo i 30 anni e la mammografia dopo i 40 anni o comunque secondo le indicazioni dei programmi di screening, tenendo conto anche della familiarità per il tumore”, spiega l’esperta. “Questi due tipi di prevenzione – prosegue – dovrebbero essere associati all’attenta osservazione e all’autopalpazione del seno.” Fatti con costanza, una volta al mese, questi test di autovalutazione permettono alle donne di conoscere a fondo il proprio seno e di notare delle differenze insolite rispetto a quelle assolutamente fisiologiche.
Qual è il momento più indicato per eseguire l’autopalpazione?
Il periodo più indicato per l’autopalpazione è tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo mestruale. “Essa è consigliata anche in menopausa con una frequenza mensile. Si deve tener conto che il 57% circa dei tumori mammari viene diagnosticato dal 50° anno di età in poi e quindi il valore dell’autoesame rimane rilevante”, afferma la dottoressa Masci. E conclude: “Con l’avanzare dell’età, il tessuto mammario subisce un’involuzione della ghiandola a favore del tessuto adiposo (grasso) e questo accresce il valore diagnostico della autopalpazione”.
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