Dormire bene è importante ma, oltre alla qualità, lo è anche la quantità di ore dedicate al sonno. Come rivela uno studio della National Sleep Foundation, pubblicato sulla rivista Sleep Health, ogni individuo, a seconda dell’età, ha bisogno di una quantità minima di ore di sonno quotidiane.
Abbiamo parlato di tutto questo con il dottor Vincenzo Tullo, neurologo e responsabile dell’Ambulatorio sulle cefalee di Humanitas LAB, e gli abbiamo chiesto di spiegarci il motivo per cui dormire poco e male danneggia, in particolar modo, il nostro cervello.
Dormire bene fa bene al cervello
“Oggigiorno gli innumerevoli impegni e lo stile di vita frenetico riducono sempre più il tempo dedicato al sonno e ciò non favorisce il corretto funzionamento del nostro organismo. Ma, oltre alla giusta quantità, anche la qualità del riposo è fondamentale per la nostra salute e, in particolar modo, per il cervello.
Errate abitudini durante la giornata provocano seri disturbi all’organismo. Sarebbe quindi meglio evitare di:
- bere troppi caffè o alcolici;
- fumare;
- mangiare troppo cibo e poco sano;
- stare troppo seduti;
- andare a dormire a orari diversi ecc.
Inoltre, queste abitudini riducono la nostra capacità di attenzione e di concentrazione durante il giorno e portano spesso all’assunzione, anche per lunghi periodi, di farmaci ansiolitici per favorire un riposo tranquillo e continuativo.”
I principali disturbi del sonno
“I disturbi possono essere molti, ma i più frequenti sono:
- insonnia;
- ipersonnia (l’eccessiva sonnolenza diurna e durata del sonno);
- pavor nocturnus (“terrore notturno”);
- sonnambulismo;
- bruxismo;
- incubi notturni;
- sindrome delle gambe senza riposo;
- apnee notturne;
- enuresi notturna (perdita involontaria di urina durante il sonno);
- ansia.”
Ore di sonno per fasce d’età
Secondo lo studio della National Sleep Foundation, queste sono le ore di sonno ideali, suddivise per fasce di età, per il buon funzionamento del nostro organismo:
- neonati (0-3 mesi): dalle 14 alle 17 ore di sonno al giorno (e comunque mai meno di 11 o più di 19);
- infanti (4-11 mesi): dalle 12 alle 15 ore (mai meno di 10 o più di 18);
- bimbi (1-2 anni): dalle 11 alle 14 ore (mai meno di 9 o più di 16);
- bambini in età prescolare (3-5 anni): dalle 10 alle 13 ore (mai meno di 8 o più di 14);
- bambini in età scolare (6-13 anni): dalle 9 alle 11 ore (mai meno di 7 o più di 12);
- adolescenti (14-17 anni): dalle 8 alle 10 ore (mai meno di 7 o più di 11);
- giovani adulti (18-25 anni): dalle 7 alle 9 ore (mai meno di 6 o più di 11);
- adulti (26-64 anni): dalle 7 alle 9 ore (mai meno di 6 o più di 10);
- anziani (da 65 anni in su): dalle 7 alle 8 ore (mai meno di 5 o più di 9).
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