Gli adulti hanno bisogno di dormire almeno 7 ore per notte; tuttavia, in molti affermano di non riuscire a dormire più di 5-6 ore. I motivi? Possono essere diversi e riguardare persino il cuore. I disturbi del sonno possono infatti essere associati anche a patologie dell’apparato cardiovascolare ed arrivare ad aggravarne il decorso.
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Simonetta Dell’Orto, cardiologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.
Quali sono i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari?
Le malattie cardiovascolari sono la causa di circa il 40% delle morti in Italia. I principali fattori di rischio per le malattie del sistema cardiovascolare sono l’ipertensione arteriosa, il fumo, il sovrappeso, le malattie metaboliche, una mancanza di esercizio, la privazione del sonno.
Sonno, perché per il cuore è importante dormire bene?
Il sonno è fondamentale per permettere al nostro corpo di rigenerarsi e ricaricarsi. Recenti studi epidemiologici hanno evidenziato una correlazione tra deprivazione di sonno e ipertensione arteriosa, malattia coronarica e diabete mellito.
Qual è il legame tra anomalie del sonno e malattie cardiovascolari?
È stato dimostrato che alcuni disturbi del sonno, possono causare malattie cardiovascolari e che le stesse possono, a loro volta, disturbare il sonno.
L’associazione più nota è quella con la sindrome da apnea ostruttiva del sonno (OSAS) caratterizzata dall’arresto temporaneo dell’attività respiratoria durante il sonno. Le apnee notturne possono essere conseguenza di situazioni patologiche come l’obesità o lo scompenso cardiaco, ma anche essere concausa di ipertensione arteriosa e di eventi ischemici.
Inoltre, mentre dormiamo per effetto dell’attività del sistema nervoso parasimpatico, la nostra pressione sanguigna diminuisce di circa il 10-20%, anche la frequenza cardiaca si riduce. Anche il cuore “riposa” cosa che non accade se si rimane svegli a lungo e si dorme male.
Disturbi del sonno, quando rivolgersi al cardiologo?
Una valutazione cardiologica è opportuna quando si sospetta che ai disturbi del sonno possano associarsi altri fattori tra quelli precedentemente menzionati, come l’ipertensione arteriosa o l’obesità.
Un sonno disturbato da frequenti risvegli, con stanchezza e sonnolenza durante il giorno, o un russamento notturno importante, possono far pensare alla sindrome delle apnee notturne e rendere quindi necessaria una valutazione cardiologica.
Se poi il sonno è disturbato dalla comparsa di una sensazione di cardiopalmo, la visita cardiologica potrà evidenziare la presenza di eventuali aritmie che in alcuni casi sono prevalentemente notturne.
Cosa posso fare per dormire bene?
Per provare a dormire bene è possibile adottare delle semplici abitudini che permettano di avere una routine precisa durante la settimana. Alcuni consigli possono essere:
– Andare a letto alla stessa ora tutti i giorni
– Dormire in un luogo buio e tranquillo
– Non portare dispositivi elettronici in camera da letto
– Evitare caffeina, alcol e pasti abbondanti prima di andare a letto
– Fare attività fisica durante la giornata ma non verso sera
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