Sempre più spesso si sente parlare della tiroide, una ghiandola che si trova all’altezza del collo e che regola gli ormoni tiroidei. Oggi, quindi, parleremo di una delle patologie più conosciute che riguarda questo organo: l’ipertiroidismo.
Per avere un aiuto sull’argomento ne abbiamo discusso con il nostro esperto, il Dottor Alessandro Pizzocaro, Responsabile della Sezione Endocrinologia ed Andrologia presso l’Istituto Clinico Humanitas.
Di che cosa si tratta?
L’ipertiroidismo è un quadro clinico provocato dall’eccessiva presenza di ormoni tiroidei nel sangue e che porta a un incremento dei processi metabolici.
La causa più frequente è il Morbo di Graves-Basedow, una malattia autoimmune a carattere familiare che colpisce più frequentemente le donne tra i 30 e i 40 anni di età. L’ipertiroidismo, poi, può dividersi in:
- subclinico, quando viene diagnosticato nelle fasi iniziali e in assenza di sintomi;
- conclamato, quando la diagnosi segue le prime manifestazioni cliniche.
Sintomatologia
I sintomi sono molti, ma i più evidenti e principali sono:
- aumento di volume e consistenza della tiroide (gozzo);
- aumento della frequenza cardiaca (tachicardia);
- perdita di peso;
- aumento della sudorazione;
- tremori alle mani;
- insonnia;
- intolleranza al caldo;
- stanchezza;
- ipertensione;
- occhi sporgenti all’infuori (esoftalmo);
- aritmie cardiache;
- irregolarità mestruali.
L’impatto sulla vita di coppia
Questa malattia può avere un enorme impatto nella vita di coppia. L’ipertiroidismo, infatti, si presenta spesso assieme a disfunzioni sessuali come l’eiaculazione precoce e l’infertilità.
Vediamone le cause:
- Eiaculazione precoce
L’ipertiroidismo ha un impatto non indifferente sul sistema nervoso centrale e sulla psiche del paziente che può essere affetto da ansia o episodi psicotici. Queste alterazioni comportamentali hanno ripercussioni sull’erezione e sull’appetito sessuale. Fortunatamente questi disturbi svaniscono una volta curata la patologia.
- Problemi di fertilità
Nei pazienti che soffrono di ipertiroidismo, spesso si riscontra una riduzione del volume seminale, del numero degli spermatozoi e della motilità spermatozoaria. Le cause di questi problemi possono essere ricercate nella riduzione della quota di testosterone biodisponibile e nell’aumento delle proteine di trasporto e degli ormoni femminili.
Diagnosi e cura dell’ipertiroidismo
La diagnosi avviene prevalentemente da analisi del sangue ed ecografia tiroidea, che possono evidenziare l’infiammazione della tiroide o la presenza di noduli. Talvolta, può essere adoperata la scintigrafia tiroidea, ma solo nel caso in cui si voglia differenziare l’ipertiroidismo vero e proprio da altre forme di eccesso degli ormoni tiroidei.
La cura dell’ipertiroidismo passa attraverso l’assunzione di farmaci (come il metimazolo) che bloccano la produzione tiroidea degli ormoni.
Se dopo un anno il trattamento non ha avuto successo, si può prolungare il ciclo o passare a trattamenti più drastici come l’intervento chirurgico di tiroidectomia (l’asportazione della tiroide con successiva terapia sostitutiva degli ormoni tiroidei).
Se non curata, l’ipertiroidismo può causare febbre oltre i 39 °C, tachicardia, fibrillazione arteriale, scompenso cardiocircolatorio, agitazione psicomotoria, confusione mentale, convulsioni, nausea, vomito.
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici