In Italia il calcio è sicuramente lo sport più amato, seguito e praticato sia dai bambini sia dagli adulti.
Ma, come per qualsiasi altra attività sportiva, oltre ad apportare molti benefici, esso comporta anche rischi di infortunio, soprattutto se non affrontato in modo consapevole.
Ne abbiamo parlato con il dottor Stefano Respizzi, responsabile del Dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale in Humanitas.
Il calcio è uno sport che fa davvero bene alla salute?
“In linea di massima sì, perché è uno sport completo”, afferma il dottor Respizzi. “Esso, infatti, mette in funzione sia l’apparato cardiovascolare e respiratorio sia quello muscolare. Ma può esporre a un maggiore rischio di infortunio se viene affrontato senza un’adeguata preparazione fisica”, aggiunge.
Qual è la preparazione consigliata?
La preparazione fisica ideale prevede azioni diverse. In generale occorre:
- andare in palestra un paio di volte la settimana;
- allenare l’apparato cardiovascolare per la resistenza, con attività aerobiche come la corsa;
- garantire flessibilità articolare e muscolare attraverso lo stretching della muscolatura degli arti inferiori e anche a livello lombare e dorsale;
- effettuare esercizi di rinforzo della muscolatura.
Ogni quanto è bene allenarsi?
“Per gli adulti è buona regola fare due allenamenti preparatori di un paio d’ore ciascuno e una partita a settimana”, risponde il dottore. I ragazzi invece possono giocare quanto vogliono: i “pulcini”, ad esempio, fanno quattro allenamenti a settimana più la partita, “anche se personalmente lo ritengo uno sforzo un po’ eccessivo”, commenta il medico.
E aggiunge: “Insieme alla pratica del calcio, però, consiglio all’adulto la palestra mentre al bambino e al ragazzo tanto gioco, perché oltre al movimento è importante anche l’aspetto del divertimento”.
Quali rischi comporta la pratica di questo sport? E come eventualmente prevenirli?
I principali rischi legati al calcio sono i traumi, quindi lesioni dei muscoli, distorsioni di caviglia e ginocchia. Il miglior modo per prevenirli è la preparazione fisica innanzitutto, ma anche il campo, l’attrezzatura adeguata e la scelta degli avversari: “devono essere allo stesso livello dei componenti della propria squadra”, sottolinea lo specialista.
Ci sono controindicazioni alla pratica di questo sport?
“Generalmente oltre i cinquant’anni è meglio rinunciare a praticare questo sport, ma fino a quell’età con un buon allenamento non c’è nessuna controindicazione”, afferma Respizzi.
Qual è il principale aspetto positivo di questo sport? E quello negativo?
“Ogni sport è bello e motivante. Nello specifico, essendo il calcio uno sport di squadra, aiuta a socializzare. Ma occorre tenere presente che è anche uno sport di contatto, che inevitabilmente aumenta il rischio di infortuni: mediamente il 10% dei giocatori si infortuna”, conclude il dottore.
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