Si parla sempre più spesso di prodotti di bellezza per viso e corpo ma non si discute mai abbastanza di quelli per l’igiene intima. Dedicarsi alla propria igiene personale, è essenziale, non solo per rimanere puliti e sentirsi freschi, ma anche per prevenire infezioni, cattivi odori, irritazioni, prurito e altri rischi per la salute.
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Sara Cesarano, ginecologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli, a Milano.
Cosa può causare una cattiva igiene?
Una cattiva igiene intima può essere legata ad abitudini scorrette (utilizzo prolungato del salvaslip, scarsa igiene quotidiana, lavaggi con prodotti inappropriati, ma anche all’uso di detergenti intimi troppo aggressivi, prodotti che non rispettano il ph della pelle e, soprattutto, il ph acido vaginale. Queste possono divenire le prime cause di molti problemi ginecologici, tra i quali:
· Vaginosi batterica: è un’infezione dell’apparato genitale femminile che crea principalmente bruciore e cattivo odore. È la causa più frequente di perdite vaginali in età riproduttiva, può regredire spontaneamente.
· Candida: si tratta di un fungo che si può trasmettere per via sessuale o utilizzando asciugamani o indumenti utilizzati da una persona infetta. È caratterizzata da una secrezione biancastra, inodore. I sintomi comprendono pruruto,bruciore, dolori durante la minzione e i rapporti sessuali.
· Tricomoniasi: è un’infezione causata dal parassita Trichomonas vaginalis, il contagio è causato generalmente da un rapporto sessuale non protetto. I sintomi possono comparire da 5 a 28 giorni dopo.
Come deve essere eseguita una buona igiene?
Sono molti i fattori che contribuiscono alle pratiche di igiene femminili.
Una corretta igiene intima dovrebbe prevedere l’uso di prodotti appropriati, è inoltre consigliato lavarsi dalla vagina verso l’ano per evitare i passaggi di possibili batteri dalla zona anale a quella vaginale.
È importante per chi va in piscina (o fa un bagno in mare), risciacquare sempre la zona intima con acqua dolce per eliminare i residui di cloro, sale o sabbia.
Quali caratteristiche deve avere un buon prodotto per l’igiene intima?
Un buon prodotto per l’igiene intima deve essere delicato ed avere un certo grado di acidità (un ph 4,5 – 5) per preservare la flora batterica vaginale. Questa è composta principalmente da lattobacilli, batteri “buoni” che ci proteggono dalla proliferazione di microorganismi che possono essere causa di vaginiti e vaginosi.
In generale è indicato l’utilizzo di un prodotto non troppo aggressivo, rinfrescante e poco schiumogeno, ad esempio a base di camomilla, aloe o calendula. In alcune condizioni particolari – infezioni in atto o recidivanti, ciclo mestruale – è bene utilizzare un prodotto che abbia anche un’azione antibatterica e lenitiva. In menopausa è invece preferibile utilizzare prodotti con ph neutro, ad azione soprattutto idratante e dermoprotettiva.
I consigli della specialista
Per avere una buona igiene intima, sono sufficienti alcuni piccoli accorgimenti.
1. Pulizia adeguata dell’area intima
2. Uso limitato di salvaslip
3. Abbigliamento comodo e non attillato
4. Attenzione durante l’utilizzo di bagni pubblici
5. Igiene durante le mestruazioni (cambiare l’assorbente ogni 4-6 ore)
6. Igiene dopo rapporti sessuali
7. Controlli regolari dal medico
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