Il soffio al cuore o soffio cardiaco è un rumore anomalo che si può ascoltare durante l’auscultazione del torace. Nella maggior parte dei casi non è legato a patologia (viene definito “innocente”), in altri può indicare la presenza di malattie cardiache.
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Tiziana Anita Ammaturo, cardiologo presso il centro Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.
Che cos’è il soffio al cuore?
Il soffio al cuore si verifica quando il flusso del sangue che viene spinto dalle contrazioni del cuore diviene vorticoso tanto da produrre rumore detto appunto “soffio”.
Il soffio viene rilevato attraverso l’uso di un fonendoscopio.
Nella maggior parte dei casi è del tutto innocuo (come nei bambini, negli atleti che si sottopongono a duri allenamenti), talvolta, invece, può essere legato ad una patologia cardiaca congenita (presente fin dalla nascita) o acquisita (che si manifesta nel corso degli anni). In questi casi può nascondere problemi cardiaci.
Quali sono le cause?
L’aumento della velocità può essere scatenato da diversi fattori:
– Attività fisica
– Anemia
– Gravidanza
Il soffio cardiaco patologico può essere invece associato a:
– Difetti congeniti del cuore
– Anomalie delle valvole cardiache
– Febbre reumatica
– Infezioni
Quali sono i sintomi del soffio al cuore?
Il soffio al cuore si può manifestare in numerosi modi, tra i quali:
- Aumento o calo dell’appetito,
- Dolore toracico,
- Mancanza di fiato,
- Vertigini,
- Svenimento,
- Sudorazione eccessiva.
Trattamenti
Il soffio innocuo o benigno in genere scompare quando viene meno la causa che l’ha generato, per cui non viene considerato pericoloso e non si ritiene di dover intervenire dal punto di vista farmaceutico (se non per intervenire sulle cause).Nel caso di soffio al cuorepatologico può essere sufficiente, su indicazione specialistica, seguire una terapia farmacologica o può talora essere necessario sottoporsi a intervento chirurgico.
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