La perdita di sangue dal naso, o epistassi, è un disturbo molto comune. Nella maggior parte dei casi non è un problema grave, si risolve da solo e non ha conseguenze sulla salute. Solo raramente, quando i sanguinamenti sono frequenti e cospicui, può essere associato a patologie serie.
Ne abbiamo parlato con il dottor Luca Malvezzi, specialista dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria in Humanitas.
Che cos’è l’epistassi e da che cosa è provocata?
L’epistassi è la perdita di sangue venoso o arterioso dalla cavità nasale.
Essa può essere causata da:
- fragilità dei capillari che si trovano nella parte anteriore del naso, zona molto vascolarizzata. “È questa la causa più frequente” afferma il dottore, “poiché i piccoli vasi possono rompersi con molta facilità anche a seguito di un semplice starnuto o se si soffia il naso molto forte o ci si mette le dita nel naso”;
- infezioni delle vie respiratorie;
- traumi;
- ipertensione arteriosa;
- disturbi della coagulazione;
- assunzione di farmaci anticoagulanti;
- mucosa asciutta;
- malformazioni congenite (rari casi).
Chi è più soggetto a questo disturbo?
“È più frequente nei bambini, tra i due e i dieci anni (si parla di diatesi emorragica infantile) ma può verificarsi anche negli adulti, soprattutto negli anziani che seguono terapie di anticoagulanti o hanno la mucosa più vulnerabile per via dell’età”, sostiene il dottor Malvezzi. E aggiunge: “Si presenta anche nei soggetti con disturbi della coagulazione (emofilia)”.
Che cosa bisogna fare per fermare la fuoriuscita del sangue dal naso?
La fuoriuscita del sangue dal naso, soprattutto se è abbondante, fa sicuramente molta impressione, ma non bisogna preoccuparsi. Piuttosto, è importante saper intervenire in modo corretto, evitando di compiere gli errori più comuni e seguendo poche e semplici indicazioni:
- tenere la testa leggermente piegata in avanti, perché se la si mette all’indietro il sangue scivola nello stomaco e causa nausea e vomito;
- chiudere la punta del naso tra pollice e indice;
- non applicare il ghiaccio, perché non serve a fermare il sangue;
- non introdurre nella cavità nasale batuffoli di cotone o pezzetti di fazzoletti di carta o altri tipi di tamponi, poiché cotone e carta si attaccheranno al sangue e, rimuovendoli, verranno via anche le crosticine che si sono formate e il sangue tornerà a defluire.
Quando occorre rivolgersi al medico?
Quando si hanno frequenti e ravvicinati episodi di epistassi è consigliabile rivolgersi all’otorinolaringoiatra per fare degli accertamenti. “A volte basta cauterizzare mediante il calore la narice debole per risolvere il problema. Se la causa del sanguinamento è una mucosa asciutta, si consiglia al paziente l’applicazione di creme emollienti da applicare sulle pareti interne delle narici. Nei casi più gravi di perdita di sangue dal naso a seguito di ipertensione, anticoagulanti ed emofilia, occorre rivedere la terapia farmacologica”, conclude il dottore.
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