L’ernia ombelicale è una protrusione di una piccola porzione di intestino attraverso i muscoli addominali, che può essere vista o sentita a livello dell’ombelico. Talvolta è asintomatica, altre può causare complicazioni anche gravi, che necessitano di un intervento chirurgico immediato. Per questo, riconoscerne i sintomi è molto importante.
Ne abbiamo parlato con il dottor Marco Platto, medico di chirurgia generale presso Humanitas Mater Domini di Castellanza e il centro Humanitas Medical Care di Bresso.
Quali sono i diversi tipi di ernia?
· Onfalocele: è una tipologia di ernia causata da un difetto fisiologico e congenito nella fase di gestazione.
· Ernia neonatale: compare dopo la caduta del cordone ombelicale. Le cause possono essere: ferita non trattata correttamente, cordone cicatrizzato in ritardo, malnutrizione della madre.
· Ernia ombelicale: ernia che colpisce i soggetti adulti.
Quali sono i fattori di rischio per l’ernia ombelicale?
I principali fattori di rischio sono obesità e gravidanze multiple. Altri possono essere:
Fattori costituzionali:
– Scarsa tonicità muscolare
– Sforzi fisici eccessivi
Fattore causale:
– Aumento della pressione intra-addominale che si scontra con una parete addominale, sottile o indebolita e non abbastanza forte da poter contrastare questa forza.
Quali sono i sintomi dell’ernia ombelicale?
L’ernia di piccole dimensioni è spesso asintomatica, ma causa un rigonfiamento localizzato visibile quando si è in piedi o sotto sforzo e livello dell’ombelico. L’ernia di piccole dimensioni tende a contenere grasso omentale e man mano aumenta di dimensioni andrà a essere occupata da anse intestinali.
I sintomi comprendono:
– Fastidio e dolore locale
– Percezione di dolore che aumenta dopo gli starnuti, o in seguito ad altri sforzi
Quando consultare uno specialista?
È importante consultare uno specialista nel caso si sospetti la presenza di un’ernia ombelicale. Se viene confermata la diagnosi e l’ernia mostra dimensioni importanti, viene utilizzato un test di imaging come la TAC di parete addominale senza mezzo di contrasto, per misurare le dimensioni del difetto e programmare l’approccio chirurgico più corretto.
Se l’ernia nel paziente adulto causa un dolore acuto e improvviso, non si riesce a ridurla in addome con la pressione delle dita e la cute inizia ad arrossarsi, potrebbe essere in atto uno strozzamento. In questo caso è necessario intervenire chirurgicamente con urgenza.
Ernia ombelicale: come si svolge l’intervento chirurgico?
Il trattamento principale è l’intervento chirurgico e viene gestito diversamente in base alle dimensioni dell’ernia e alle caratteristiche del paziente.
· Ernia piccola: viene applicata una sutura sulla fascia tendinea addominale in anestesia locale e in day surgery mediante una piccola incisione chirurgica.
· Ernia di medie e grandi dimensioni: viene ricostruita e rinforzata la parete addominale con una rete realizzata con materiale biocompatibile. Questa procedura può essere eseguita sia con intervento a cielo aperto, che in laparoscopia. La degenza è di 1-3 giorni.
Nel caso l’ernia sia causata dalla gravidanza non è necessario procedere con l’intervento prima di 10-12 mesi dal parto, per vedere se il problema si risolve da solo. Per quanto riguarda i pazienti in età pediatrica, sarà il medico specialista a decidere le tempistiche più corrette per l’intervento chirurgico.
Quanto dura la convalescenza?
Si può riprendere con l’attività lavorativa non gravosa già dopo 10/15 giorni, e quella sportiva dopo 30 giorni, una volta ottenuto il benestare del medico. Tuttavia, nei giorni precedenti l’intervento, è importante indossare una fascia elastica ed evitare sforzi.
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