Esistono due forme di emicrania che si distinguono in emicrania senza aura e con aura. Il primo tipo è quella più comune (rappresenta l’80% di tutti i casi): il dolore insorge all’improvviso e tende a scomparire dopo qualche ora (4-72 ore); il secondo invece è preceduto da sintomi neurologici quali disturbi visivi e, più raramente formicolii al volto o al braccio.
Ne abbiamo parlato con il dott. Augusto Fontana, neurologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola a Milano.
Che cos’è l’emicrania?
Con il termine emicrania si intende un tipo di mal di testa. Nella genesi di questa cefalea l’assetto ormonale è di particolare importanza e questo spiega la maggiore frequenza nelle donne in età fertile. Vi è inoltre spesso una forte familiarità. Il dolore può durare alcune ore o persino giorni, con sintomi e intensità che variano da soggetto a soggetto. Generalmente inizia nella parte anteriore o laterale del cranio con un dolore acuto o pulsante, che può essere preceduto anche da alcuni segnali, come lampi di luce, ombre o formicolii agli arti.
Emicrania con aura e senza aura: qual’è la differenza?
L’emicrania senza aura è caratterizzata da un dolore “pulsante” – per lo più unilaterale – che si sviluppa tipicamente nella regione frontotemporale e può estendersi a testa e collo. Tende a peggiorare con il movimento e con gli sforzi fisici e spesso si associa a nausea e/o vomito. I soggetti possono inoltre manifestare disturbi nei confronti della luce (fotofobia), del rumore (fonofobia) e, in alcuni casi, nei confronti di odori e profumi (osmofobia).
Nell’emicrania con aura, invece, il dolore è preceduto da diversi sintomi, che possono durare tra i 10 e i 60 minuti, tra cui:
- visione di lampi (fotopsia)
- scotomi scintillanti
- deformazioni degli oggetti
- emianopsia (oscuramento di metà campo visivo)
A seguito di questi sintomi, compaiono il dolore ed eventualmente nausea, vomito, fotofobia, fonofobia e osmofobia.
Cosa scatena l’emicrania?
Gli attacchi di emicrania possono essere scatenati da diversi fattori. I più comuni includono:
- Stress emotivo. È uno dei fattori scatenanti più comuni. Durante i momenti di maggiore tensione, alcune sostanze chimiche vengono rilasciate nel nostro cervello per “combattere” queste situazione (note come risposta “fuga o combatti”). Il rilascio di queste sostanze chimiche può provocare l’emicrania.
- Saltare o ritardare un pasto.
- Sensibilità a prodotti chimici o conservanti contenuti negli alimenti. Alcuni cibi e bevande come formaggio stagionato, alcol, cioccolato e additivi alimentari (come i nitrati, cibi fermentati o in salamoia), possono scatenare fino al 30% delle emicranie.
- Eccesso di caffeina.
- Farmaci antidolorifici. L’uso eccessivo di medicinali destinati ad alleviare il mal di testa, può causare un mal di testa di rimbalzo.
- Cambiamenti ormonali nelle donne. L’emicrania nelle donne è più comune durante il periodo mestruale, tra la pubertà e la menopausa. Vi è inoltre un tipo di emicrania legata in maniera prevalente al ciclo mestruale.
- Luci. Luci lampeggianti, luci fluorescenti, luce della TV o del computer e la luce del sole possono provocare una forte emicrania.
Altri possibili fattori includono:
- Condizioni meteorologiche mutevoli (maltempo, variazioni della pressione atmosferica, forti venti o variazioni di altitudine)
- Stanchezza o sforzo eccessivo
- Dieta o non bere abbastanza acqua
- Cambiamenti nel normale schema del sonno
- Esposizione a fumo, profumi o altri odori
- Alcuni farmaci
Quando è necessario consultare uno specialista?
- Quando il numero o la gravità dei mal di testa aumentano o cambiano
- Quando l’effetto dei farmaci sembra non funzionare più o si riscontrano effetti collaterali
- Quando in generale il mal di testa impatta negativamente sulla qualità della vita del paziente
Come viene effettuata la diagnosi?
Per verificare se il paziente soffre di emicrania con aura, il medico può richiedere informazioni sui sintomi e sulla storia di questi mal di testa. Se si riscontrano alterazioni della vista senza alcun dolore, il medico potrebbe voler eseguire più test, come un esame oculistico, una TAC o una risonanza magnetica, per escludere patologie più gravi.
Nel caso di emicrania senza aura, la diagnosi è prevalentemente clinica anche se spesso, soprattutto nel caso di cambiamenti importanti dell’intensità e della frequenza, anche in questo caso può essere consigliata l’esecuzione di alcuni esami quali una risonanza dell’encefalo.
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