L’ecografia delle ghiandole salivari è una metodica diagnostica non invasiva che consente di controllare gli organi deputati alla secrezione della saliva, ovvero le ghiandole salivari maggiori.
Le ghiandole salivari maggiori esaminate sono le parotidi che si trovano ai lati del volto, sotto l’orecchio, e le sottomandibolari che sono situate al di sotto della mandibola. sottolinguali, posizionate sotto la lingua.
Le ghiandole salivari minori sono centinaia e si trovano nella faringe, sulla lingua, nelle labbra e sulla mucosa interna della bocca (a differenza di quelle maggiori, sono troppo piccole per essere viste senza microscopio).
Ne abbiamo parlato con Carlo Giovanni Maria Tognato, radiologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.
A cosa servono le ghiandole salivari?
Le ghiandole salivari producono la saliva che consente di umidificare la bocca, proteggerla dallo sviluppo di infezioni (contiene anticorpi che uccidono i germi), ammorbidire il cibo che deve essere deglutito e digerito, e di darci la percezione del gusto, consentendoci di non ingerire alimenti avariati.
Cosa può indicare un problema alle ghiandole salivari?
Una patologia delle ghiandole salivari è generalmente caratterizzata da un rigonfiamento della ghiandola interessata (improvviso e associato a dolore nelle patologie acute o lento; indolente in quelle croniche e neoplastiche). Altri sintomi possono comprendere:
· secchezza del cavo orale che può causare problemi a deglutire il cibo e portare alla formazione delle carie
· sensazione di amaro in bocca
· bocca asciutta
· difficoltà ad aprire la bocca
Che cos’è l’ecografia delle ghiandole salivari?
L’ecografia delle ghiandole salivari è un esame che consente, tramite l’utilizzo di ultrasuoni (onde sonore di bassa frequenza) di studiare anomalie e alterazioni dei tessuti che compongono questi organi, al fine di individuare eventuali malattie infiammatorie e tumorali o la presenza di possibili calcoli.
Come si svolge l’ecografia delle ghiandole salivari?
Il paziente viene fatto stendere supino sul lettino ecografico, con il collo libero da vestiti o altri oggetti. Successivamente, il radiologo, dopo aver applicato un gel sulla pelle per facilitare lo scorrimento dell’ecografo, appoggia la sonda in corrispondenza del collo, esaminando l’intera zona.
Quanto dura l’ecografia delle ghiandole salivari?
L’ecografia dura circa 15 minuti.
Ci sono delle norme di preparazione per l’ecografia delle ghiandole salivari?
Non è necessario eseguire alcuna preparazione prima di sottoporsi all’ecografia delle ghiandole salivari e il paziente può continuare con l’eventuale terapia in corso. È tuttavia consigliato di portare con sé l’esito di esami precedenti, lettere di dimissione dopo ricoveri e la lista dei farmaci assunti abitualmente. Inoltre, è utile presentarsi con il collo libero da eventuali gioielli, in modo da evitare il loro smarrimento al momento della visita.
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