Il “dolore alle ovaie” è un sintomo comune durante la mestruazione e i giorni precedenti; tuttavia, se si manifesta in altri momenti e dura più a lungo, potrebbe essere la spia di una condizione sottostante, sia di natura ginecologica come la presenza di cisti ovarica ( funzionale o non) , di un’infezione, o di natura non ginecologica.
Le cause, infatti, possono essere molteplici e necessitano di una valutazione per essere individuate e quindi trattate.
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Mariele Sartori, ginecologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Domodossola a Milano.
Cosa sono le ovaie?
Le ovaie sono due ghiandole che si trovano nella pelvi ai lati dell’utero e servono a produrre gli ovuli indispensabili per la riproduzione, e a secernere gli ormoni sessuali che regolano la vita femminile.
Hanno una forma simile ad una mandorla e nella donna in età fertile misurano ciascuna circa 3.5 centimetri di lunghezza, 2 cm di larghezza e 1.5 cm di spessore, con modificazioni di dimensioni in base alla fase del ciclo; in menopausa invece le ovaie diventano più piccole.
Ogni mese un ovaio libera solitamente un singolo ovulo giunto a maturazione e dunque pronto per essere fecondato. Se la fecondazione non avviene, la cellula uovo va incontro a morte cellulare . Se, invece, l’ovulo viene fecondato nella tuba dallo spermatozoo, inizierà il processo di divisione cellulare che poi proseguirà in utero dando vita alla gravidanza.
Quali possono essere le cause di dolore alle ovaie?
Le cause più comuni di dolore alle ovaie possono essere:
Ovulazione: ovvero liberazione della cellula uovo matura dal follicolo, con fuoriuscita di una quantità minima di liquido follicolare che può irritare la pelvi.
Cisti funzionale: formazione di strutture cistiche ovariche a contenuto liquido dovute ad una risposta “anomala” allo stimolo ormonale.
Corpo luteo cistico: un tipo di cisti funzionale che si crea dopo l’ovulazione e solitamente regredisce spontaneamente alla comparsa della mestruazione.
Endometriosi: patologia ginecologica benigna che spesso determina la formazione di strutture cistiche ovariche o noduli pelvici dolorosi particolarmente in periodo mestruale.
Le cisti funzionali e gli endometriomi possono raggiungere dimensioni elevate e quindi essere causa di dolore.
Malattia infiammatoria pelvica: infezione ginecologica causata prevalentemente da agenti patogeni a trasmissione sessuale che interessa più frequentemente le tube più raramente l’utero e le ovaie.
Come si manifesta il dolore alle ovaie?
Il dolore alle ovaie può essere acuto (si manifesta rapidamente e intensamente) trafittivo, o cronico (permane più a lungo ), ed essere continuo o manifestarsi solo in momenti specifici, come un rapporto sessuale, o l’esercizio fisico.
In genere è localizzato nella parte inferiore dell’addome.
È tuttavia possibile che i sintomi di un’altra condizione medica possano causare un dolore che sembra provenire dalle ovaie, come nel caso di appendicite, calcoli renali, costipazione, gravidanza extrauterina o precoce.
Quando è necessario consultare uno specialista?
È importante rivolgersi ad uno specialista e prenotare una visita ginecologica quando il dolore diventa persistente e/o particolarmente intenso, in certi casi accompagnato da sanguinamento vaginale anomalo o irregolare, febbre, secrezioni vaginali.
Come si svolge una visita ginecologica?
La visita prevede un’anamnesi approfondita della storia familiare e personale e ginecologica della paziente, indagando i sintomi che l’hanno portata a richiedere una visita specialistica ed eventuali patologie o interventi cui è stata sottoposta in passato.
All’anamnesi segue la visita ginecologica vera e propria, che prevede l’esame dei genitali esterni e l’esplorazione vaginale. Nel caso di dolore alle ovaie viene eseguito anche un controllo ecografico attraverso un’ecografia transvaginale che permette di valutare l’anatomia e aiutare a diagnosticare la causa del dolore.
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