L’ernia iatale è una condizione provocata dal passaggio di una parte dello stomaco nell’esofago. Può essere asintomatica, o manifestarsi con alcuni sintomi come il reflusso gastroesofageo, ossia la risalita nell’esofago di acidi gastrici, una condizione che può essere molto fastidiosa e presentarsi con sintomi come bruciore dietro lo sterno, rigurgito acido e dolore a livello toracico, dopo aver mangiato.
Ne abbiamo parlato con il dott. Francesco Auriemma, gastroenterologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Varese.
Che cos’è l’ernia iatale?
Come dicevamo, l’ernia iatale è determinata dal passaggio di una porzione dello stomaco nel torace. Ne esistono 3 tipi: “da scivolamento” (lo stomaco risale nel torace, attraverso la giunzione esofago-gastrica); paraesofagea o da rotolamento (rotazione della parte superiore dello stomaco a livello del torace che si può “strozzare”, causando una mancanza di flusso sanguigno); “misto” (un’ernia iatale che presenta le caratteristiche degli altri due tipi).
Quali sono i sintomi dell’ernia iatale?
Generalmente asintomatica, l’ernia iatale può tuttavia manifestarsi con difficoltà di digestione, reflusso gastroesofageo, e palpitazioni (sensazione di percepire i battiti cardiaci dopo aver mangiato).
Come può essere diagnosticata l’ernia iatale?
Per avere una diagnosi si può ricorrere ad un RX dell’esofago o una gastroscopia.
Come eliminare i sintomi da reflusso?
Per eliminare i sintomi da reflusso è necessario seguire una dieta equilibrata e un corretto stile di vita, riducendo il peso corporeo, evitando pasti abbondanti, non cenando troppo tardi, non coricandosi subito dopo aver mangiato, facendo attività fisica, evitando abiti stretti, il fumo e alcuni alimenti che potrebbero peggiorare i sintomi, come cibi fritti e piccanti, cioccolato, caffè, pomodori, agrumi, insaccati e formaggi, privilegiando il consumo di pasta e riso (meglio se non integrali), pesce e verdura cotti alla piastra o al vapore.
Si può fare attività sportiva con l’ernia iatale?
Certo, anzi, può essere estremamente importante per le persone che devono perdere peso. L’unico limite è dettato dalle dimensioni dell’ernia e dal tipo di esercizi (sarebbe meglio eliminare gli sport che facciano pressione intra-addominale).
Come si può trattare l’ernia iatale e quando è necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico?
L’ernia iatale si può trattare chirurgicamente quando è di grandi dimensioni, ed è associata a complicanze severe, come esofagite di grado avanzato e non responsiva a terapia, oppure per la coesistenza, soprattutto in giovane età, di alcune condizioni che predispongono al tumore, come l’esofago di Barrett (metaplasia intestinale della mucosa dell’esofago).
Inoltre iniziano a presentarsi sullo scenario medico anche dei trattamenti endoscopici per l’ernia iatale, che hanno dei risultati molto promettenti. Definiti e molto efficaci invece sono i trattamenti endoscopici di ablazione dell’esofago di Barrett quando è presente anche la displasia (lesione pre-neoplastica).
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