Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da un aumento dei livelli di glucosio (la glicemia) nel sangue, per un deficit della quantità e, spesso, dell’efficacia biologica dell’insulina, l’ormone prodotto dal pancreas che controlla la glicemia nel sangue.
Esistono diverse forme di diabete: diabete tipo 1 (detto anche insulino-dipendente), diabete tipo 2 (detto anche non-insulino-dipendente e più frequente nella popolazione), diabete secondario ad altra patologia (es. malattia del pancreas) o farmaci (es. cortisone).
Nella grande maggioranza dei casi la malattia non dà alcun disturbo (sintomo). Se questi sono presenti si tratta di sete intensa (polidipsia), necessità di urinare spesso con urine abbondanti (poliuria), stanchezza (astenia).
Ogni persona affetta da diabete deve sottoporsi a visite di controllo ed esami periodici, per valutare costantemente il proprio stato di salute.
Ne abbiamo parlato con la dott. Caterina Premoli, endocrinologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Monza.
Quali sono i fattori di rischio per l’insorgenza del diabete tipo 2?
Parenti di primo grado con diabete tipo 2, Glicemia o HbA1c non ottimale, Pregresso diabete gestazionale, Eccesso di peso corporeo, Sedentarietà, Iperalimentazione, Fumo di sigaretta, Ipertensione, Dislipidemia, Alta uricemia o gotta, Età avanzata.
Quali sono i valori normali di glicemia?
Il valore normale della glicemia è tra 70 e 100 mg/dl (a digiuno).
Si parla di diabete quando:
– l’emoglobina glicata (HbA1c) è uguale o superiore a 6.5%
– la glicemia misurata in laboratorio è uguale o superiore a 126 mg/dl (al mattino, dopo 8 ore di digiuno, in due circostanze)
oppure
– la glicemia è uguale o superiore a 200 mg/dl in un momento qualsiasi della giornata o dopo due ore dal carico di glucosio
Esistono anche condizioni in cui i livelli di glucosio nel sangue non sono ottimali e che rappresentano un aumentato rischio di sviluppare il diabete in futuro (emoglobina glicata tra 6.00 e 6.49%, glicemia a digiuno tra 100 e 125 mg/dl, glicemia due ore dopo glucosio orale fra 140 e 199 mg/dl)
Come viene monitorata la glicemia?
Ogni persona affetta da diabete deve eseguire un prelievo per glicemia ed emoglobina glicata almeno una volta ogni 6 mesi, per valutare i livelli di zucchero nel sangue.
Al domicilio è indicato misurare la glicemia capillare mediante reflettometro con frequenza variabile (rileva la glicemia mediante una goccia di sangue capillare, prelevata dai polpastrelli delle dita delle mani) a seconda del tipo di terapia antidiabetica assunta.
Quali altri controlli deve fare un paziente diabetico?
Il programma di cura deve includere l’esecuzione periodica di esami per evidenziare eventuali danni della malattia a carico di occhi, reni, cuore, arterie o piedi.
• esame del fondo dell’occhio
• microalbuminuria e creatininemia
• elettrocardiogramma
• ecocolordoppler delle carotidi
• ecocolordoppler delle arterie degli arti inferiori
• ispezione dei piedi
Ogni quanto devono essere fatte le visite di controllo per il diabete?
Le visite, in genere, vengono eseguite con cadenza trimestrale o semestrale, in base al quadro clinico del paziente.
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