La dermatite da pannolino è un problema molto frequente soprattutto nei primi mesi di vita del bambino, in cui la sua pelle è ancora molto delicata. Trattarla nel modo giusto è importante per evitare complicazioni, e alcune semplici regole possono aiutarci a limitare la sua comparsa.
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Cinzia Bruscagin, dermatologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Lainate.
Qual è la causa della dermatite da pannolino?
La dermatite da pannolino può avere diverse cause, tra cui:
· Esposizione prolungata a urine o feci: possono irritare la pelle sensibile del bambino (può essere più soggetto a dermatite da pannolino se sta vivendo frequenti movimenti intestinali o diarrea perché le feci sono più irritanti dell’urina);
· Sfregamento del pannolino o di indumenti troppo stretti;
· Irritazione causata da un nuovo prodotto: come salviette igieniche, una nuova marca di pannolini, lozioni, polveri e oli;
· Infezione batterica nell’area coperta dal pannolino
· Introduzione di nuovi alimenti: quando i bambini iniziano a mangiare cibi solidi, il contenuto delle loro feci cambia, aumentando la probabilità di dermatite da pannolino. Se il bambino fosse allattato al seno, potrebbe sviluppare dermatite da pannolino in risposta a qualcosa che la madre ha mangiato.
· Pelle sensibile: i bambini con malattie della pelle, come la dermatite atopica o la dermatite seborroica (eczema), possono avere maggiori probabilità di sviluppare dermatite da pannolino.
· Uso di antibiotici
Come riconoscere la dermatite da pannolino?
La dermatite da pannolino può essere caratterizzata da:
· Segni della pelle: la pelle può apparire rossa, secca e irritata nella regione del pannolino (glutei, cosce e genitali). Possono comparire anche gonfiore o dolore.
· Cambiamenti nell’indole del tuo bambino: il bambino può essere a disagio durante il cambio del pannolino, agitandosi o piangendo quando l’area del viene lavata o toccata.
Pannolini usa e getta o lavabili?
I pannolini usa e getta sono indubbiamente comodissimi perché una volta utilizzati vengono gettati e non dobbiamo preoccuparci di doverli lavare e piegare. Ciò nonostante, dobbiamo tener presente che quelli monouso sono trattati con sostanze chimiche (come profumo, cloro, ftalati e coloranti), che possono causare effetti collaterali alla pelle bimbo. Inoltre, i pannolini usa e getta non possono essere riciclati, e, una volta dispersi nell’ambiente, impiegano circa 500 anni per degradarsi. In questo caso possono essere d’aiuto i pannolini biodegradabili anch’essi monouso ma che almeno non vengono dispersi nell’ambiente. Inoltre, grazie al loro elevato potere assorbente, permettono alla pelle del bimbo di rimanere più asciutta. I pannolini lavabili non inquinano, non contengono sostanze chimiche e permettono un elevato risparmio. Tuttavia, hanno meno potere assorbente e possono trattenere odori e macchie
Pannolini usa e getta
Pro: comodità, elevato potere assorbente (quindi pelle del bimbo più asciutta).
Contro: costi, trattamenti chimici (coloranti, cloro, ftalati) per cui aumentato rischio di irritazioni, non ecologici (500 anni per degradarsi)
Pannolini lavabili
Pro: ecologici, non trattati con sostanze chimiche
Contro: basso potere assorbente, trattengono odori.
Alternativamente esistono i pannolini usa e getta biodegradabili.
Creme: quali usare?
Si consiglia l’utilizzo di creme lenitive assorbenti a base di ossido di zinco che ha un’azione calmante sul prurito, assorbente sulla sudorazione e sul sebo in eccesso. È utile evitare lavaggi con detergenti aggressivi ed applicare creme che favoriscono macerazione (creme grasse).
Borotalco sì o no?
Per quanto riguarda l’utilizzo del borotalco (silicato di magnesio), si può utilizzare a patto che la cute sia integra e che si eviti l’inalazione, per evitare disturbi respiratori.
Per ovviare si può acquistare il talco liquido senza correre alcun rischio. In alternativa si possono usare polveri di origine vegetale come amido di riso, farina d’avena, o amido di mais.
Quando è necessario rivolgersi ad uno specialista?
È importante rivolgersi allo specialista, prenotando una visita dermatologica, se l’eruzione cutanea non scompare, peggiora o se compaiono piaghe sulla pelle del bambino accompagnate da febbre.
A seconda del tipo di eruzione cutanea, il medico potrà scegliere il trattamento migliore o raccomandare modifiche in merito alla routine del cambio pannolino. Quali sono i trattamenti?
Come prevenire la dermatite da pannolino?
A volte, alcuni cambiamenti, possono prevenire l’insorgere della dermatite, come:
· Cambiare il prima possibile i pannolini sporchi o bagnati e pulire bene l’area;
· Lavare il sedere del bambino con acqua tiepida;
· Asciugare completamente la pelle del bambino prima di indossare un altro pannolino;
· Non stringere troppo il pannolino per evitare sfregamenti.
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