Cos’è il deficit calorico?

Il deficit calorico si verifica quando una persona consuma meno calorie di quelle che brucia durante il giorno. Ma cosa succede quando il corpo riceve meno energia e perché è importante gestire il deficit calorico con attenzione?

Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Michela Seniga, nutrizionista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.

Deficit calorico: come si calcola?

Il deficit calorico corrisponde alla diminuzione dell’introito energetico giornaliero, ovvero, alle energie che si assumono giornalmente tramite l’alimentazione. Questo concetto è fondamentale per i professionisti che elaborano piani alimentari per chi ha bisogno di perdere peso, sia in condizioni di sovrappeso che obesità.

Mediamente, il deficit calorico si calcola riducendo tra le 500 e le 1000 kcal al giorno rispetto al consumo abituale

È importante considerare non solo la quantità ma la qualità delle calorie ridotte, per garantire un dimagrimento efficace e costante. Vedere il numero che scende sulla bilancia non è sempre sinonimo di dimagrimento sano che invece comporta la perdita della componente adiposa, preservando la massa metabolicamente attiva come il muscolo.

Come si imposta un deficit calorico? 

Esistono due principali modi di agire per creare un deficit calorico:

  1. Aumentare le spese energetiche (aumentando quindi l’attività fisica giornaliera) 
  2. Diminuire le fonti energetiche consumate. 

Entrambi gli approcci possono essere combinati, soprattutto quando l’obiettivo è preservare la massa muscolare corporea. 

Quando si imposta il deficit calorico?

In condizioni di sovrappeso e obesità, è necessario seguire un’alimentazione che assicuri una riduzione calorica costante. Basti pensare che circa 500-1000 k calorie in meno al giorno, possono comportare un calo medio settimanale di 500 g – 1 kg. 

Il deficit calorico deve essere mantenuto fino al raggiungimento dell’obiettivo di peso concordato con il nutrizionista. Generalmente, un percorso di dimagrimento efficace può richiedere anche un anno, a seconda del peso da perdere. È fondamentale mantenere la motivazione e imparare a dare tempo al corpo per adattarsi.

Quali sono le conseguenze di un deficit “sbagliato”?

Conoscere il proprio metabolismo basale è cruciale. Se immaginiamo il nostro corpo come una macchina da corsa, il metabolismo rappresenta la quantità minima di energia necessaria perché la macchina non vada in riserva. Nel nostro caso, un deficit calorico corretto è necessario per garantire all’organismo tutte le funzioni organiche e fisiologiche. Se portato all’estremo può rallentare il metabolismo.

Fonti

Dietologia, il manuale della Mayo Clinic

Alimentazione normale e terapia dietetica per gli adulti

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