Una gastroscopia (esame dello stomaco) può aiutare a confermare o escludere la presenza di patologie come gastrite, ulcera o neoplasie di esofago stomaco o duodeno. In questa procedura, uno strumento chiamato gastroscopio viene utilizzato per guardare l’interno dell’esofago, dello stomaco e del duodeno (la prima parte dell’intestino).
Ne abbiamo parlato con il dottor Paolo Dario Omodei, gastroenterologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano Premuda, per capire come avviene questo esame.
Che cos’è un gastroscopio?
Un gastroscopio è un tubo flessibile del diametro di circa 1 cm, che ha una piccola luce e una videocamera all’estremità e che è comandato tramite manopole dall’operatore. Le immagini della videocamera vengono inviate a uno schermo. L’endoscopio presenta dei canali detti operatori attraverso i quali possono essere inseriti degli strumenti (pinze bioptiche) per prelevare campioni di tessuto da analizzare o altri strumenti operativi.
Quando serve una gastroscopia?
La gastroscopia può essere eseguita in presenza di uno o più sintomi riconducibili a malattie gastrointestinali come:
· Bruciore di stomaco cronico o ricorrente, nausea o vomito
· Nausea per un periodo di tempo più lungo
· Mal di stomaco
· Difficoltà a deglutire
· Feci nere o sangue nelle feci
· Perdita di peso senza motivo apparente
· Sospetta ulcera peptica
· Sospetto cancro dell’esofago o dello stomaco
. Sospetto malassorbimento (es. Celiachia)
· Un controllo dopo l’intervento allo stomaco
Come ci si prepara per una gastroscopia?
Prima di una gastroscopia, il medico specialista parla al paziente della procedura e dei rischi ad essa associati. Ciò include informazioni sui farmaci che si somministrano per rendere l’esame più confortevole. Se il paziente assume regolarmente dei farmaci, deve informare il medico che deciderà se e quando sospenderli prima della procedura. Potrebbe essere necessario interrompere l’assunzione di alcuni farmaci, come quelli anticoagulanti, diversi giorni prima della gastroscopia. Il medico indicherà inoltre al paziente quante ore prima della gastroscopia deve smettere di mangiare e bere.
Se viene somministrato un sedativo per la gastroscopia, non sarà consentito al paziente guidare un’auto o utilizzare macchinari per 12-24 ore. La quantità esatta di tempo dipenderà dai farmaci utilizzati. Idealmente, è consigliato al paziente di farsi accompagnare da qualcuno per tornare a casa dopo la procedura.
Quanto dura una gastroscopia?
La gastroscopia dura generalmente alcuni minuti.
Come avviene una gastroscopia?
Il paziente viene fatto sdraiare sul lato sinistro e si invita a stringere tra i denti un piccolo boccaglio che permette di mantenere aperta la bocca e ad evitare che morda il gastroscopio. È possibile utilizzare, prima dell’inizio dell’esame uno spray anestetico che ha lo scopo di anestetizzare la gola. Per prima cosa viene chiesto al paziente di deglutire in modo che il gastroscopio possa entrare nell’esofago, quindi viene lentamente spinto nello stomaco e successivamente fino alla prima porzione del duodeno. Durante l’esame verrà inserita dell’aria per distendere i visceri da esaminare e potrà essere utilizzata dell’acqua per pulire le pareti. Sia l’aria che l’acqua potranno essere rimossi durante la procedura.
Cosa si riesce a vedere con la gastroscopia?
Utilizzando le immagini video, lo specialista può esaminare il rivestimento di esofago, stomaco e duodeno per cercare arrossamenti e possibili indici di infiammazioni o lesioni (ulcere, tumori). Con tale esame è possibile visualizzare anche eventuali fonti di sanguinamento e procedere all’emostasi (arresto del sanguinamento). Se necessario, durante la procedura verrà prelevato un campione di tessuto per poi essere analizzato al microscopio.
Al termine della procedura verrà consegnato al paziente un referto scritto e la documentazione fotografica (quando disponibili).
Quali sono i possibili rischi di una gastroscopia?
La gastroscopia può provocare sensazione di gonfiore addominale, mal di gola o intorpidimento in bocca, causato dallo spray anestetico. Solo in casi molto rari i sedativi portano a complicazioni come problemi respiratori o problemi cardiovascolari.
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