Cosa provoca l’ingrigimento precoce dei capelli?

L’ingrigimento precoce, noto come canizie prematura, è un fenomeno che può essere influenzato da fattori genetici, biochimici e ambientali. Mutazioni genetiche, stress ossidativo e cambiamenti ormonali possono accelerare la perdita di pigmento nei capelli, portando anche i soggetti più giovani ad avere capelli bianchi.

Il dottor Michele Cardone, dermatologo presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, Humanitas San Pio X e gli ambulatori Humanitas Medical Care Rozzano-Fiordaliso e Murat a Milano, ci aiuta a comprendere meglio i meccanismi dietro l’ingrigimento precoce.

Qual è il ruolo della melanina nel colore dei capelli?

Il colore dei capelli è determinato dalla melanina, un pigmento prodotto dai melanociti, cellule situate nel bulbo pilifero. Esistono due tipi principali di melanina: l’eumelanina, responsabile dei toni scuri come il nero e il marrone, e la feomelanina, responsabile dei colori chiari come il biondo e il rosso. La produzione di melanina è regolata dall’enzima tirosinasi, che catalizza la conversione dell’aminoacido tirosina in dopa e successivamente in dopaquinone, un precursore della melanina. Disfunzioni della tirosinasi o dei melanociti possono interferire con la sintesi del pigmento, portando all’ingrigimento precoce.

Lo stress ossidativo può causare capelli bianchi in giovane età?

Sì, lo stress ossidativo ha un ruolo chiave nell’ingrigimento precoce dei capelli. Le specie reattive dell’ossigeno (ROS) danneggiano i melanociti, compromettendo la sintesi della melanina. Fattori esterni come esposizione ai raggi UV, inquinamento e fumo aumentano i livelli di stress ossidativo, accelerando la perdita di colore nei capelli.

Quanto influenzano i fattori genetici l’ingrigimento precoce?

La predisposizione genetica è una delle principali cause dell’ingrigimento precoce. Alcuni polimorfismi genetici, come quelli presenti nel gene IRF4, influenzano la regolazione della melanina e possono velocizzare il processo di ingrigimento. Anche il gene Bcl2, che controlla la sopravvivenza dei melanociti, è coinvolto: un suo malfunzionamento porta alla morte delle cellule pigmentarie, anticipando così la canizie.

Qual è il legame tra ormoni e capelli bianchi?

Gli ormoni giocano un ruolo importante nel ciclo di vita dei capelli. In particolare, la melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale con effetti antiossidanti, aiuta a proteggere i melanociti dallo stress ossidativo. Una riduzione della melatonina, che può verificarsi con l’età o a causa di disturbi del sonno, potrebbe accelerare la perdita del colore dei capelli.

Quali fattori ambientali possono accelerare l’ingrigimento dei capelli?

L’inquinamento atmosferico e i raggi UV sono tra i principali fattori ambientali che contribuiscono all’ingrigimento precoce. Questi elementi aumentano lo stress ossidativo nel cuoio capelluto, danneggiando i melanociti. Anche una dieta carente di nutrienti essenziali, come vitamina B12, ferro, rame e zinco, può influenzare negativamente la salute dei follicoli piliferi e favorire l’ingrigimento. Studi recenti hanno dimostrato una correlazione tra bassi livelli di rame nei capelli e un rischio maggiore di canizie prematura.

Il fumo di sigaretta può causare capelli bianchi?

Il fumo di sigaretta è associato all’ingrigimento precoce. Le sostanze tossiche contenute nel fumo aumentano lo stress ossidativo, riducono il flusso sanguigno al cuoio capelluto e danneggiano i melanociti, accelerando il processo di ingrigimento. Le persone che fumano hanno una probabilità maggiore di sviluppare capelli bianchi in giovane età rispetto ai non fumatori.

Esistono trattamenti preventivi per l’ingrigimento dei capelli?

Attualmente, non esiste una cura definitiva per prevenire o invertire l’ingrigimento precoce dei capelli, ma ci sono soluzioni promettenti che possono contribuire a rallentarne l’avanzamento:

  • Antiossidanti: l’uso di integratori o prodotti topici a base di antiossidanti come vitamina E, vitamina C e coenzima Q10 può aiutare a ridurre lo stress ossidativo, proteggendo i melanociti e ritardando l’ingrigimento.
  • Modulazione genetica: la terapia genica, pensata per correggere i difetti nei geni coinvolti nella produzione di melanina, rappresenta una potenziale soluzione futura. Tuttavia, siamo ancora lontani da applicazioni cliniche praticabili.
  • Farmaci topici: attualmente si stanno studiando farmaci in grado di stimolare la produzione di melanina o di prolungare la sopravvivenza dei melanociti, ma questi trattamenti sono ancora in fase di sperimentazione.
  • Stile di vita sano: ridurre l’esposizione a fattori esterni dannosi, come il fumo e i raggi UV, e seguire una dieta bilanciata ricca di nutrienti essenziali può contribuire a mantenere la salute dei capelli e a rallentare l’insorgenza di capelli bianchi.
Dermatologia E Venerologia
Dottor Michele Cardone
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