L’acne è un disturbo multifattoriale dell’unità pilosebacea caratterizzata dalla comparsa, in alcune in zone del corpo (come volto, torace, dorso e collo), di lesioni di vario tipo: comedoni (punti neri e bianchi), papule, pustole e, nei casi più gravi, cisti e noduli.
In base all’entità di queste lesioni, può essere qualificata in tre grandi categorie:
- acne lieve: predominano comedoni e da altre lesioni non-infiammatorie o minimamente infiammatorie;
- acne moderata: presenta un maggior numero di comedoni, papule, pustole, con prevalenza di lesioni infiammatorie;
- acne severa: caratterizzata da lesioni di tipo nodulo-cistico, con interessamento del volto, ma anche del tronco.
L’acne può causare cicatrici permanenti ed è spesso una fonte di ansia e imbarazzo per chi ne soffre. Tuttavia, esistono diverse strategie per trattarla. Ce ne parla il dottor Salvatore Rini, dermatologo presso Humanitas San Pio X e l’ambulatorio Humanitas Medical Care Murat a Milano.
Quali sono le cause dell’acne?
L’acne può manifestarsi in diverse fasi della vita:
- Acne giovanile o volgare: compare durante la pubertà e spesso si risolve alla fine di questo periodo.
- Acne tarda o tardiva: compare in età adulta anche in individui che non ne hanno mai sofferto. Generalmente ne sono affetti i soggetti di sesso femminile.
- Altre forme: come l’acne neonatale e acne gravidica, che si verificano rispettivamente nei neonati e durante la gravidanza, in seguito a stimoli ormonali.
Generalmente, l’acne è causata da una combinazione di fattori, che portano a un ispessimento delle pareti dell’unità pilosebacea portando a un’ostruzione della stessa. Una volta ostruita, il sebo stagnante viene facilmente colonizzato dai batteri con formazione di pustole (brufoli). Se il processo infiammatorio-infettivo è importante, la struttura può rompersi riversando tutto nel derma, portando alla formazione di noduli e cicatrici.
I fattori che causano l’alterazione delle unità pilosebacee sono: l’aumento della produzione di sebo e l’aumento della produzione di testosterone.
Si ritiene che i fattori predisponenti che possono esacerbare o peggiorare questa condizione siano la genetica, le variabili ambientali (temperatura, inquinamento, umidità, esposizione solare, oli minerali/idrocarburi alogenati), l’alimentazione, lo stress, il fumo e alcuni farmaci (come androgeni, corticosteroidi e cosmetici)[1].
Quali sono i segni dell’acne?
I segni caratteristici dell’acne sono:
- punti neri (comedoni aperti)
- punti bianchi (comedoni chiusi)
- papule (piccoli rilievi della pelle di colore rosa)
- brufoli (pustole con l’estremità superiore bianca o gialla, contenenti pus)
- noduli (neoformazioni sottocutanee dure)
- eritema (arrossamento della pelle dovuto all’infiammazione).
Oltre ai segni visibili, l’acne può causare sensazione di prurito, dolore e fastidio.
Come si cura l’acne?
Il trattamento cardine dell’acne sono i retinoidi topici o sistemici.
Nell’acne lieve o moderata, si preferiscono i retinoidi topici associati a farmaci topici con azione batteriostatica o battericida. Indispensabile, inoltre, è l’utilizzo di emollienti e detergenti adeguati.
Nei casi più gravi di acne, si deve ricorrere ai retinoidi sistemici o a terapia antibiotica sistemica. Questi non sono farmaci per tutti, necessitano di un adeguato monitoraggio con esami del sangue, e sono destinati ai casi severi. Anche in questo caso, è mandatorio l’utilizzo di emollienti e detergenti adeguati.
Altri approcci terapeutici sono il peeling chimico, una tecnica semplice e valida, che consiste nell’utilizzo di una lozione esfoliante composta da acido salicilico e glicolico. Frizionando la lozione sulla zona interessata ogni sera, i follicoli si aprono gradualmente, i batteri vengono eliminati e l’acne si riduce. I follicoli pian piano si riaprono, i batteri si spengono e l’acne svanisce.
Una tecnica emergente è rappresentata dalla terapia fotodinamica. Questa metodica utilizza una sostanza che penetra nei follicoli e poi viene attivata dalla luce rossa che spegne l’infiammazione e riduce l’acne. Solitamente, sono necessarie 3-4 sedute, distanziate 15-20 giorni l’una dall’altra, per ottenere risultati significativi.
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