I consigli da seguire per ottenere i massimi benefici dal nuoto

Il nuoto, fra tutti gli sport, è uno di quelli che ha meno controindicazioni in assoluto e può essere praticato da tutti e ad ogni età. Produce molteplici benefici, ma bisogna prestare attenzione ai segnali che il corpo manda quando ci si impegna in questa attività sportiva, specialmente se si è poco allenati o soggetti con problemi cardiaci.

Ne abbiamo parlato con il Dottor Giuseppe Giacone, Responsabile del Servizio di Cardiologia presso l’Istituto Clinico Humanitas.

I benefici del nuoto

Il nuoto è un’attività aerobica e come tale genera diversi benefici. Si definisce aerobica un’attività a bassa intensità e lunga durata, che fa sì che l’organismo utilizzi soprattutto i grassi – e non solo gli zuccheri – per produrre l’energia che occorre per uno sforzo fisico prolungato. Dal punto di vista metabolico è molto importante, perché permette di correggere i fattori di rischio cardiovascolare, abbassa i livelli di colesterolemia, aiuta a controllare i valori glicemici e riduce la pressione arteriosa. Diminuendo questi fattori di rischio sarà più difficile sviluppare malattie al cuore e alla circolazione. Con un allenamento costante migliora anche la funzionalità respiratoria e, ossigenando i tessuti, dona una maggiore resistenza allo sforzo fisico riducendo il senso di fatica.

Le precauzioni da seguire

I consigli vanno in particolare a chi non è abituato a nuotare e inizia da un giorno all’altro, magari essendo in vacanza in un luogo di mare. È importante non correre rischi inutili specialmente in questo caso, poiché in mare aperto l’ambiente è molto meno controllato rispetto, per esempio, a una piscina.

Evitare innanzitutto gli eccessi e cercare di partire con una fase di riscaldamento, in modo da abituare il fisico gradualmente. Il corpo manda segnali che non vanno ignorati, come i dolori muscolari, ad esempio, che possono spesso rapidamente trasformarsi in crampi.

È consigliabile tenere monitorata la frequenza cardiaca, che non deve superare il massimale. In media, per chi non soffre di problemi cardiovascolari, i battiti al minuto (bpm) sono circa 120. Anche i tempi di recupero vanno tenuti in considerazione e, se entro un paio di minuti il battito cardiaco non è diminuito o decelera troppo lentamente, significa che la capacità di recupero è scarsa. Si consiglia in questo caso una visita cardiologica sotto sforzo.

 

 

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